ARCHIVIO – A Luis Sepúlveda il Premio Manzoni alla Carriera. Sabato la cerimonia

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LECCO – È uno degli autori più letti e amati del mondo e sabato 24 ottobre alle 18 riceverà il premio Manzoni 2015 alla carriera. Si tratta dello scrittore cileno Luis Sepúlveda, che ritirerà l’ambito riconoscimento sul palco del Teatro della Società di Lecco. Dopo Umberto Eco, Ermanno Olmi, Luca Ronconi, Mario Botta, Emanuele Severino, Paolo Conte e Giulia Maria Crespi sarà proprio l’autore de Il vecchio che leggeva romanzi d’amore e Patagonia Express il primo straniero ad aggiudicarsi il Manzoni, rendendo il riconoscimento a tutti gli effetti internazionale. Un premio Manzoni all’insegna della novità, quindi, quello di quest’anno. Dopo la scelta di far decidere il vincitore dell’undicesima edizione del premio letterario a una giuria popolare su una terna selezionata dalla giuria di qualità (qui i tre romanzi finalisti), arriva infatti il primo straniero ad aggiudicarsi il premio alla carriera. «È una decisione che dà ulteriore lustro al Premio Manzoni – spiega Eugenio Milani, presidente di 50&Più Confcommercio Lecco,  da sempre organizzatrice del premio letterario – La scelta di Sepúlveda, autentico protagonista della storia non solo letteraria del Novecento, ci riempie d’orgoglio».

sepulvedaMa quali le motivazioni che hanno portato a questa decisione? «Manzoni e Sepúlveda, pur avendo naturalmente affrontato esperienze diverse – sottolinea Gian Luigi Daccò, membro della giuria – hanno decisamente una cosa in comune: quella dell’impegno civile. Il primo è stato il principale esponente del cattolicesimo liberale in Italia, oltre ad aver concretamente agito per l’unità del Paese. Sepúlveda, invece, è sempre stato attivo dal punto di vista dell’impegno civile e politico, finendo anche in carcere per le sue idee durante gli anni del regime di Pinochet».

Un impegno, quello dello scrittore cileno, che è andato di pari passo con la sua passione per la letteratura. Nato in Cile nel 1949, Sepúlveda è stato costretto a lasciare il suo Paese a causa dell’impegno politico che lo ha visto, tra le altre cose, militare nel Partito Socialista Cileno e nella Guardia personale del presidente Allende. allendeIl fatidico 11 settembre del 1973, giorno del colpo di stato militare di Pinochet, lo scrittore si trovava proprio nella Moneda, residenza ufficiale del Presidente cileno. Incarcerato più volte dal regime, Sepúlveda ha successivamente viaggiato a lungo, sia in America Latina che nel resto del mondo, non facendo mai mancare il suo impegno civile in numerose battaglie, dal Nicaragua all’attivismo sugli equipaggi di Greenpeace.

Dopo aver vissuto ad Amburgo e a Parigi, attualmente risiede in Spagna, nelle Asturie. Autore di numerosi romanzi, libri di poesie e racconti per bambini e adulti, lo scrittore ha conosciuto il successo internazionale nel 1989 con il romanzo Il vecchio che leggeva romanzi d’amore. La sua carriera letteraria è poi proseguita con numerosi romanzi e libri di viaggio, cui si aggiungono i suoi apprezzati racconti dedicati ai più piccoli, come il celebre Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, uno dei libri più letti degli ultimi anni.

Il giorno della cerimonia di premiazione coinciderà con l’uscita in Italia dell’ultimo volume dell’autore, Storia di un Cane e del Bambino a cui Insegnò la Fedeltà, e Lecco sarà la prima tappa del viaggio promozionale dell’autore in Italia. Da segnalare, infine, che il Comune di Lecco dedicherà anche altri momenti per celebrare l’evento con una lettura di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (il 25 ottobre) e la programmazione di due spettacoli teatrali nella rassegna Teatro per Famiglie, ispirati a racconti di Luis Sepúlveda.

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L'autore di questo articolo

Daniele Frisco

È il flâneur numero uno, ideatore e cofondatore del giornale. Seduto ai tavolini di un qualche bar parigino, lo immaginiamo immerso nei suoi amati libri, che colleziona senza sosta e che non sa più dove mettere. Appassionato di Storia e, in particolare, di Storia culturale, è un inarrestabile studente (!): tutto è per lui materia da conoscere e approfondire. Laurea? Quale se non Storia del mondo contemporaneo?! Tesi? Un malloppo sul multiculturalismo di Sarajevo nella letteratura, che gli è valso la lode. Travolto da un vortice di lavori – giornalista, insegnante di Storia, consulente storico e istruttore del Basket Lecco – tra una corsa di qua e una di là ama perdersi nel folk-rock americano, nei film di Martin Scorsese e di Woody Allen, nella letteratura mitteleuropea e, da perfetto flâneur, nelle strade della cara e vecchia Europa. Per contattarlo: daniele.frisco@ilflaneur.com