A cura di Giulia Barranco (Cooked4U)
Anche se nelle zone temperate non sopravvive al clima invernale, il pomodoro (Solanum lycopersicum) è una pianta annuale. Appartiene alla famiglia delle solanacee (la stessa di patate e melanzane) e, seppur entrato relativamente tardi nella cucina italiana rispetto agli altri ortaggi importati dalle Americhe, è divenuto un alimento base della dieta mediterranea. Oltre a essere un ortaggio molto utilizzato nella nostra cucina, viene impiegato in ambito alimentare in molti Paesi del Mondo.
LE ORIGINI
Il pomodoro è un frutto originario della zona dell’America centrale e la salsa di pomodoro era parte integrante della cucina azteca. Si pensava inoltre che il pomodoro avesse proprietà afrodisiache e proprio per questo il motivo veniva definito dai francesi pomme d’amour (pomo d’amore). Introdotto in Europa nel 1540, quando Hernan Cortès ne portò alcuni esemplari, si deve però aspettare il XVII secolo per la sua effettiva coltivazione e diffusione, anche perché inizialmente si è pensato che fosse una pianta velenosa, in quanto simile all’erba morella e di fronte al dubbio, viene adottato assieme alla patata classica e alla patata americana solo come pianta decorativa.
LE PROPRIETÀ
Come in tutti gli ortaggi che fanno parte della famiglia delle Solanacee, le parti verdi della pianta sono tossiche, in quanto contengono solanina, una sostanza che non viene eliminata nemmeno per mezzo dei normali processi di cottura; per tale motivo, il fusto e le foglie non vengono utilizzati a scopo alimentare. Anche il frutto contiene solanine ma in quantità molto basse. Nonostante le cultivar rosse siano più diffuse in commercio, le bacche del pomodoro possono assumere colorazioni differenti: si va da quelle di colore bianco (white queen, white tomesol) a quelle di colore giallo (douce de Picardie, wendy, lemon), da quelle rosa (thai pink) alle arancioni (moonglow), fino ad arrivare alle verdi anche a maturazione (green zebra) e persino alle nere/violacee (nero di Crimea, purple perfect). Esistono poi pomodori lunghi (San Marzano), rotondi e molto grossi (cuore di bue o beefsteak), a forma di ciliegia e riuniti in grappoli (reisetomaten).
I pomodori sono ricchi d’acqua, che ne costituisce oltre il 94%; i carboidrati rappresentano quasi il 3%, mentre le proteine sono calcolate intorno all’1,2%, le fibre all’1% e, da ultimo, i grassi rappresentano solamente lo 0,2%. Per questo, cento grammi di pomodoro fresco apportano solamente 17 Kcal. Contengono discreti quantitativi vitaminici: vitamine del gruppo B, acido ascorbico, vitamina D e, soprattutto, vitamina E, che assicurano al pomodoro le note proprietà antiossidanti e vitaminizzanti. Cospicua anche la componente minerale: ferro, zinco, selenio, fosforo e calcio. Hanno innumerevoli proprietà benefiche; innanzitutto una spiccata capacità di stimolare la diuresi (proprietà diuretica), di conseguenza l’ortaggio è anche un ottimo rinfrescante e depurativo, utile ad eliminare le scorie in eccesso. Questa proprietà viene potenziata dalla presenza dello zolfo, per merito delle sue spiccate capacità disintossicanti.
Per la presenza di acidi organici, stimola la digestione salivare e gastrica: diminuendo il pH dello stomaco, infatti, viene favorita la digestione (soprattutto degli amidi). Proprio per questo motivo, però, il pomodoro è sconsigliato a chi soffre di irritazione gastrica o bruciore di stomaco. È anche ricco di istamina, perciò è in grado di scatenare reazioni allergiche, talvolta anche gravi.
IL POMODORO IN CUCINA
Sono molteplici gli utilizzi del pomodoro in cucina come in insalata o come ingrediente nella preparazione di salse e piatti, quali la pizza. Il succo o il centrifugato di pomodoro, assunti come bevanda, rendono poi disponibile all’organismo una quantità significativa di licopene, un antiossidante che si ritiene possa svolgere una certa funzione protettiva rispetto al rischio di tumori alla prostata.
Il succo di pomodoro costituisce anche, con l’aggiunta di vodka, tabasco, limone, sale e pepe, la base di un cocktail, il Bloody Mary, solitamente servito come aperitivo (il Virgin Mary è la versione analcolica dello stesso cocktail, che si riduce a succo di pomodoro condito come sopra).
POMODORI AL FORNO RIPIENI DI PAN GRATTATO
La ricetta di questo mese può costituire sia un antipasto che un contorno o anche un piatto unico da servire con altre verdure estive.
Tempo di preparazione: 1 ora
Difficoltà: Facile
Ingredienti per 4 persone:
6 pomodori ramati maturi
12-13 cucchiai di pan grattato grossolano
Olio evo
Origano a piacere
Sale, pepe
PROCEDIMENTO – Tagliare i pomodori a metà, svuotarli, salarli e capovolgerli su un tagliere per far perdere loro acqua. Nel frattempo grattugiare grossolanamente del pane secco e tostarlo in una padella antiaderente, girandolo in continuazione per non farlo bruciare. Una volta dorato metterlo in una ciotola e mescolarlo con olio, origano sale e pepe. Riempire i pomodori con il pane condito, disporli sulla placca del forno (coperta con la carta forno), irrorarli con un filo d’olio. Metterli in forno già caldo a 180°C per circa 20-30 minuti. Sfornare, lasciar raffreddare 5-10 minuti e servire.
Giulia Barranco