LECCO – L’attenzione si sposta, i protagonisti cambiano, la riflessione tocca corde più personali per farsi, poi, universale. C’è chi l’Arte la fa e c’è chi, per passione, sente la necessità di fruirla, di sostenerla, di proteggerla e, se possibile, diffonderla. Sono i collezionisti, figure che raramente sono al centro dell’attenzione e che ora, grazie a una mostra, divengono protagoniste, soggetti capaci di raccontare, attraverso le opere che collezionano, se stessi ma anche, conseguentemente, la società di riferimento.
Apre sabato 15 ottobre 2016, alle 18, una mostra curiosa proprio per il tema poco convenzionale: allestita a Palazzo delle Paure di Lecco, Visita privata – Arte dagli anni ’50 al contemporaneo. Il collezionismo privato si mostra è un’esposizione che dal 16 ottobre al 7 gennaio 2017 raccoglie le opere di proprietà di alcuni dei maggiori collezionisti lecchesi. Un percorso nato da un’idea di Maria Bonaiti e Fabio Dodesini, curato dalla critica d’arte Simona Bartolena e promosso dal Comune di Lecco e dal Sistema Museale Urbano Lecchese con l’intento non tanto di ripercorrere la storia del collezionismo lecchese o di raccontare la Storia dell’Arte del secondo Novecento, quanto di indagare, attraverso le storie e le raccolte dei collezionisti presenti in città, le dinamiche universali che caratterizzano il fenomeno del collezionismo.
Certo, di opere di artisti importantissimi ce ne sono: in mostra, tra gli altri, lavori di Man Ray, Wahrol, Manzoni, Cattelan e molti altri. Ma ciò che conta, qui, è riflettere su cosa spinga a raccogliere l’arte, se vi siano o meno dei criteri nelle scelte, quali siano le trasformazioni del mercato dell’arte.
«Ogni collezione – spiega la curatrice, Simona Bartolena – ha la sua storia e una sua identità. La figura del collezionista – il collezionista vero, colui che raccoglie opere d’arte per passione, inseguendo una necessità tutta personale – merita di essere indagata e raccontata, perché cela sempre in sé motivi profondi di riflessione, aspetti inattesi e momenti sorprendenti. Attraverso lo studio delle dinamiche del collezionismo, osservando le singole storie e le tendenze comuni, si approda a un’analisi straordinaria sul tessuto sociale, economico, culturale di un territorio. Questa esposizione, composta dalle opere di proprietà dei principali collezionisti del lecchese, intende essere proprio un racconto. Una mostra – precisa – che trascende la semplice esposizione di preziosi capolavori artistici per entrare nell’anima stessa della scena culturale della zona e narrarla da un punto di vista diverso e certamente coinvolgente».
Una mostra che accanto a opere di artisti famosissimi espone lavori firmati da artisti più rari, altrettanto significativi per la storia della raccolta di cui fanno parte. Da segnalare, poi, l’allestimento, che stando alle anticipazioni date dagli organizzatori trascurerà le normali regole per ricreare un po’ del sapore delle pareti in cui i lavori sono quotidianamente appesi e per dare vita ad accostamenti tra opere che non seguano logiche museali, bensì lascino intuire l’istinto e l’indole del collezionista.
INFORMAZIONI – Dal 16 ottobre 2016 al 7 gennaio 2017, Palazzo delle Paure. Orari: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 18; apertura serale: giovedì dalle 21 alle 23; sabato e domenica dalle 10 alle 18; chiuso tutti Lunedì, Natale, Santo Stefano e Capodanno. L’ingresso è a pagamento. Per visite guidate e attività didattiche: Materia Viva, info@materiaviva.eu.
ALCUNI ARTISTI IN MOSTRA – Lam, Cattelan, Theis, Cragg, Maloney, Colombo, Alviani, Christo, Rainer, Ontani, Isgrò, Beecroft, Manzoni, Gilber&George, Schifano, Cesar, Warhol, Tapies, Man Ray, Mariani, Paci, Opalka, Morellet, Clemente, General.Idea, Serrano, Hains, Brus, Ragalzi, Castellani, Eskinja, Hernandez, Wolff, Marc Bijl, Arienti, Armeleder, De Dominicis, Kapoor, Vasarely, Vogl, Delvoye, Armenia, Taffee, Rollins and Kogs, Garcia Rossi, Bogin, Arman, Klein.
Di seguito riportiamo il calendario con gli eventi collaterali alla mostra: