“Sguardi sull’Ucraina”: una mostra fotografica in sostegno ai profughi

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LECCO – Una mostra di fotografie dedicata all’Ucraina, promossa dall’associazione Les Cultures Onlus in collaborazione con il Mojito Cafè e Poster House e allestita a partire da giovedì 9 aprile (inaugurazione con aperitivo solidale fissata per le 19) all’interno del locale di Viale Turati, a Lecco. Si tratta di Sguardi sull’Ucraina, un’iniziativa nata con l’intento di raccogliere fondi a sostegno dei profughi ucraini, vittime del conflitto che da un anno sta interessando le regioni sudorientali del Paese. «Dal 1994 – spiegano, infatti, dall’associazione lecchese – Les Cultures lavora a fianco dell’associazione ucraina Detskij Fond per migliorare le condizioni di vita dei bambini ucraini tramite progetti di accoglienza terapeutica, sostegni a distanza e interventi di ristrutturazione degli edifici scolastici. Dato il conflitto scoppiato nelle regioni sudorientali del Paese, che sta causando oltre 6000 vittime e un milione di sfollati, abbiamo deciso – proseguono – di avviare un progetto a sostegno dei profughi interni, in partnership con l’Associazione Detskij Fond di Chernighiv».

Un progetto, nel dettaglio, che intende fornire un aiuto immediato a una quarantina di nuclei familiari, costretti a lasciare improvvisamente le rispettive abitazioni. «Sulla base delle singole esigenze, definiamo – proseguono da Les Cultures – un contributo da erogare a ciascuna famiglia per coprire il pagamento di un affitto, l’acquisto di abbigliamento, di generi alimentari, e soprattutto di medicinali, ormai quasi impossibili da reperire a causa dell’interruzione delle vie d’accesso alle forniture sanitarie».

Gli scatti, tutti realizzati da Giosué Bolis, resteranno in mostra per un mese e potranno essere prenotati sin dalla serata inaugurale del 9 aprile, per poi essere ritirati nel corso dell’evento di chiusura fissato per il 14 Maggio, quando a partire dalle 20 si terrà una cena all’aperto organizzata sempre presso il Mojito Café (prezzo 15 euro, prenotazione obbligatoria). Tutti i fondi raccolti, sia durante l’aperitivo inaugurale e le cena di chiusura, sia dalla vendita delle fotografie, saranno devoluti «per sostenere – concludono dall’associazione – il maggior numero di persone».

 

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