LECCO – «Una delle mostre lecchesi in assoluto più importanti di quest’ultimo quinquennio». Ne parla in questi termini l’assessore alla Cultura del Comune di Lecco Michele Tavola e, di certo, l’esposizione che la città si sta preparando ad accogliere è, per la particolarità del tema trattato e per la presenza di opere di artisti del calibro di Manet, Pissarro, Signac e Daumier, un appuntamento da non perdere.
In attesa dell’inaugurazione prevista per il 28 di febbraio, presso il Palazzo delle Paure, ecco alcune anticipazioni sulla mostra Disegno e dinamite. Le riviste illustrate fra satira e denuncia, appuntamento di spicco nella programmazione espositiva di questo 2015.
Al centro del percorso un tema che, dati i drammatici fatti di attualità del gennaio scorso, si propone come attuale: la satira, strumento che fa insieme sorridere e riflettere, provoca e per la sua graffiante durezza può avere effetti dirompenti. Una dinamite, come suggerisce il titolo della mostra: un’arma spiazzante e particolarmente diffusa a cavallo tra Otto e Novecento, in quel periodo in cui le idee anarchiche trovavano proprio sulle pagine dei giornali e delle riviste uno spazio per la propria diffusione.
Satira e anarchia, quindi: ecco il binomio che caratterizzerà la mostra lecchese. Una settantina di esemplari d’epoca fra testate e tavole originali di autori particolarmente votati alla causa, pronti a essere esposti nel principale spazio lecchese grazie alla collaborazione con il Museo d’arte di Mendrisio. «La mostra lecchese – anticipa la curatrice Chiara Gatti – è parte di un progetto che coinvolge Palazzo delle Paure e il museo di Mendrisio: una grande mostra allestita contemporaneamente tra Svizzera e Italia e incentrata proprio sul tema dell’anarchia».
Qui soprattutto la satira, quindi. Lì, a Mendrisio, un’esposizione dal titolo Addio Lugano bella! Anarchia fra storia e arte – Da Bakunin al Monte Verità, da Courbet ai Dada, che prenderà il via nel mese di marzo. In entrambi i casi, comunque, il desiderio di fare luce su quel focolaio di anarchia che tra fine XIX e inizio XX secolo ha interessato diverse parti d’Europa e appassionato artisti di vario tipo, dai pittori agli scrittori. Un focolaio che ha attecchito soprattutto in Francia, terra della Rivoluzione, di quella satira dissacrante che dalle pagine di riviste come l’Assiette au beurre attaccava e sbeffeggiava il potere, in tutte le sue forme.
«Il capitolo di approfondimento dedicato alla satira come arma di denuncia – continua a raccontarci la curatrice – affronterà, quindi, temi particolarmente sentiti nel periodo preso in esame. Anticlericalismo, antimilitarismo, anticolonialismo e anticapitalismo. Tematiche, queste, che emergeranno dai documenti esposti, che siano manifesti o disegni originali».
Questo, per ora, quello che si sa dell’imminente mostra lecchese, che data la straordinaria affinità con i fatti di Parigi dello scorso gennaio, sarà dedicata proprio alle vittime dell’attentato francese e a «tutti coloro – conclude Tavola – che hanno perso la vita affermando e difendendo la libertà di pensiero».
INFORMAZIONI TECNICHE
Dal primo marzo al 31 maggio 2015, Palazzo delle Paure – Lecco
Inaugurazione: sabato 28 febbraio
Orari: mercoledì 9-13, giovedì e venerdì 15.30-18.30, giovedì 21-23, sabato e domenica 10.30-18.30
Ingresso libero