MONTICELLO BRIANZA – Personaggi e atmosfere della produzione di Shakespeare divengono opere d’arte contemporanea: un percorso che all’interno dell’Antico Granaio di Villa Greppi, a Monticello Brianza, raccoglie i lavori di diciotto artisti, diversi per età e linguaggio espressivo. Si tratta della mostra Lo spazio di un sogno, una collettiva promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi e in programma dal 3 settembre (inaugurazione fissata per le 17) al 2 ottobre. Curata dalla critica d’arte Simona Bartolena, l’esposizione è un esempio di come l’arte guardi spesso alla letteratura come fonte di ispirazione: saranno in mostra, ad esempio, l’Ofelia di Francesca della Toffola, Anna Turina o Marina Chiò, l’Amleto secondo Sergio Battarola e la personale visione di Romeo e Giulietta firmata da Ausilio Cattaneo, mentre fate, folletti e incantesimi che paiono usciti dal Sogno di una notte di mezza estate prenderanno corpo nelle opere di Silvia Cibaldi, Adelaide Crivellaro e Federica Ferzoco.
Un’esposizione pensata in concomitanza con L’ultima luna d’estate, il festival promosso da Teatro Invito e dal Consorzio Villa Greppi e che, come vi abbiamo già raccontato, quest’anno guarda proprio alla figura di William Shakespeare, cui l’intera kermesse è dedicata. «Le opere di Shakespeare – spiega la curatrice – sono uno straordinario contenitore di storie, tipi umani, emozioni, atmosfere. Gli artisti, soprattutto a partire dal XIX secolo, ne hanno fatto tesoro, ispirandosi a esse e interpretandole con linguaggi e attitudini diverse. L’iconografia shakespeariana ha certo trionfato nella pittura della generazione romantica e in quella dell’età vittoriana, ma continua a sollecitare la fantasia e la sensibilità degli artisti anche ai nostri giorni. Questa collettiva – continua – ne è la prova: una dimostrazione di come le parole del letterato inglese restino sempre attuali, capaci di sollevare percorsi di riflessione che appartengono all’umanità tutta, superando di gran lunga gli stretti confini di un’epoca o di un particolare tessuto sociale».
E così, accanto a personaggi noti quali i già citati Ofelia, Amleto o Romeo e Giulietta, ecco che il discorso si fa a tratti anche più ampio, diviene talvolta riflessione, come per Davide Balossi, sulla relazione tra gli individui o, come succede a Elena Mutinelli, sull’animo umano e la tensione emotiva nella narrazione shakespeariana. «Le interpretazioni dei testi del celebre drammaturgo – anticipa la curatrice – sono assai eterogenee e dipendono dal clima storico che le ha generate e, ovviamente, dal carattere dell’artista, che tende a cogliere tra le parole del letterato gli elementi che gli sono più affini. Le scelte dei nostri artisti contemporanei portano, come è inevitabile, il riflesso della personalità dei singoli e delle tematiche già presenti nella ricerca di ciascuno. La maggior parte di loro, a dire il vero, aveva tracce shakespeariane nel proprio lavoro anche prima del nostro invito. È il caso, per fare un esempio, di Francesca della Toffola, che alla figura di Ofelia si è ispirata per la splendida serie degli Accerchiati incanti, in cui il suo corpo autoritratto si fonde con la natura fino a tornare a farne parte, in un dialogo poetico».
INFORMAZIONI – In mostra saranno le opere di Davide Balossi, Sergio Battarola, Felice Bossone, Ausilio Cattaneo, Marina Chiò, Silvia Cibaldi, Adelaide Crivellaro, Francesca Della Toffola, Federica Ferzoco, Armando Fettolini, Annalisa Mitrano, Elena Mutinelli, Giangi Pezzotti, Fabio Presti, Nicolò Quirico, Camilla Rossi, Alessandro Spadari e Anna Turina. Orari: mercoledì dalle 16 alle 20, sabato dalle 14.30 alle 18.30, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. L’inaugurazione è prevista per sabato 3 settembre alle 17.