LECCO – Già dall’esterno la Canottieri richiama lo stile architettonico degli anni Venti del Novecento, ispirato ai club inglesi. Inizia così il ricordo di Pino Pozzoli della Canottieri Lecco. Protagonista di questo nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai 120 anni del sodalizio lecchese, lo storico socio parla di una Canottieri come vero salotto cittadino…
La Canottieri, il vero salotto di Lecco
di Pino Pozzoli, socio dal 1957
Già dall’esterno la Canottieri richiama lo stile architettonico degli anni Venti del Novecento, ispirato ai club inglesi. Una volta entrati, il richiamo è ancora più forte, con le travature dipinte sulle mura, le grondaie in legno traforato e la raffinata scala a chiocciola che domina il cortile.
Poi lo sguardo è subito preso dalla darsena, piena di scafi dagli alti alberi oscillanti, dal molo, che si estende fino all’alto pennone imbandierato, dal grande terrazzo e dalla piscina dall’acqua blu; un vero yacht club.
Sullo sfondo i monti, come quinte di un palcoscenico, su un lago tanto simile a un fiordo norvegese.
Quanti tramonti ci hanno stregato alla Canottieri; le rocce infiammate riflesse in un’acqua viola, il cielo dalle tinte incredibili!
E noi, giovani, a scommettere dopo quanti minuti il sole sarebbe scomparso dietro il Cornizzolo; per chi avesse vinto, aperitivo gratis.
Quanti conoscenti, amici, passanti, ospiti per la prima volta abbiamo sentito stupirsi, ammirati, delle bellezze del nostro lago e dei nostri monti. Meraviglie che dalla nostra Canottieri si godono appieno.
Senza far torto a piazza XX settembre, spesso citata come il “salotto buono” della città, anche la Canottieri ha tutti i requisiti per essere considerata il luogo ideale per rappresentare la città.
Non per niente qui trovano ospitalità, da sempre, le ricorrenze dei corpi di polizia, delle associazioni d’arma, di varie manifestazioni culturali.
Per non dire dell’apertura ai servizi pubblici che qui hanno la loro sede di accesso al lago, quali le motovedette dei Carabinieri, i natanti dei Vigili del fuoco, del pronto soccorso, ecc.
Forse i Lecchesi non sono abbastanza consapevoli delle peculiarità del nostro salotto. Eppure certe magiche serate al chiaro di luna, gustando i manicaretti di Alberto Galbani, sono alla loro portata, allietate anche dalla musica, così come un bagno nella piscina, pure aperta al pubblico nella stagione estiva.
E non è che a Lecco ci siano tante evasioni del genere!