ARCHIVIO – Il Giappone, la sua cultura, le contraddizioni: al Myo di Lecco la mostra “Tokio The End”

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LECCO – La vita, i costumi e la cultura del Giappone protagonisti di una mostra allestita presso il ristorante lecchese Myo Japanese Cuisine. È Tokio The End, un’esposizione che raccoglie i lavori grafici di Matteo Bracciali, in programma dal 29 ottobre all’8 di novembre.

geishe 2Progetto artistico di viaggio, Tokio The End si compone di due serie di opere grafiche a tecnica mista (china, matita, collage e timbri metropolitana), rispettivamente Manga Geisha e Timbri. Realizzati sulle strade e nelle metropolitane di Tokyo e Osaka nel 2013, i lavori sono concepiti dall’autore come ricerche antropologiche di base, dove lo studio dell’artista si sposta sui marciapiedi, nelle piazze o nei tunnel delle città. In questo modo Bracciali riesce a immedesimarsi nella cultura giapponese, cogliendo gli stimoli che percepisce con i diversi sensi: l’osservazione dei comportamenti della gente, gli odori e i rumori delle due grandi città vengono, infatti, reinterpretati dall’autore, il quale prova a fornire, con la sua arte, una sorta di trattato socio-antropologico delle città visitate.

geishe 4Opera che sicuramente può essere definita manifesto per tutta la mostra è Mangiando Tokio, che «rappresenta – spiega Bracciali – un ipotetico io giapponese che girovaga per la megalopoli e fagocita quanto possibile. Nei miei lavori visito gli odori, le abitudini, gli eccessi di disciplina e svago, digerisco l’architettura, l’arte, i costumi, la vita comune della strada, penetro con cerimonioso rispetto la cucina, sintesi di tutto, essenziale fonte di sostentamento e piacere. È proprio da questo che nascono le mie grafiche». Abitudini, stravaganze legate al cibo e alla moda, luoghi pubblici dove può succedere di tutto, inimmaginabili per un occidentale, ma anche stoicismo e senso del dovere e del rispetto gli altri delle opere dell’artista. Un tentativo, quindi, di comprendere attraverso l’arte, come spiegato nella presentazione dell’evento, «una società competitiva al massimo, che, in antitesi, è anche regolata dalla ricerca Zen, la via del Dō, ovvero la ricerca di un cammino interiore atto a giungere all’illuminazione. Una società nella quale equilibrio e armonia sopravvivono con forza anche sotto i grattacieli e i centri commerciali delle città, che aggrediscono selvaggiamente con immensi video, urla e migliaia di scritte al neon il microscopico cittadino, qui come in nessuna altra parte al mondo».

Le opere saranno esposte da giovedì 29 ottobre a domenica 8 novembre e saranno visibili durante gli orari di apertura del ristorante: da lunedì a sabato dalle 12 alle 14.30 e dalle 18.30 alle 24, domenica dalle 18.30 alle 24.

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