LIERNA- Il contemporaneo che si unisce all’antico, l’arte che parla il proprio linguaggio alle secolari mura del Castello di Lierna, sfondo affascinante e misterioso che si arricchisce di presenze nuove: per qualche giorno ancora è possibile visitare, presso il Castello di Riva Bianca a Lierna, la mostra Spiragli, curata da Fabrizio Martinelli.
Ambizioso e pregevole il progetto di cui fa parte: 6 nel castello, rassegna d’arte contemporanea organizzata annualmente da Martinelli, con la collaborazione della Pro Loco Lierna, che dal 2008 si propone di unire l’immobilità maestosa dell’antico e l’esuberanza espressiva del contemporaneo, e che rappresenta una sfida e, perché no?, una sorpresa per turisti e locali, chiamati a guardare per qualche minuto oltre le belle spiagge del lago e scoprire uno fra gli angoli più affascinanti di Lierna, in una veste che si rinnova ogni anno.
Daniele Tentori presenta la mostra con parole che bene rimandano alla magia del luogo: «In silenzio si entra nell’atmosfera del Castello di Lierna, lasciandosi avvolgere dal mistero, ancora vivo e percepibile, che accoglie così nella sua semplicità e ricchezza di contrasti: la storia e la leggenda, la fatica della vota e la gioia delle feste, la dolcezza del lago e l’imponenza del costruito, la verticalità esteriore e i vicoli protetti al suo interno. […] Contrasto, dicotomia, complementarietà sono gli elementi, la chiave di lettura per le realizzazioni in questa mostra. Si possono seguire tre vie di accesso e di avvicinamento alle opere, tre vie che fanno parte della nostra realtà: spazio, tempo e speranza; tre elementi che richiamano inevitabilmente i loro contrari; vuoto, eternità e certezza».
Sei gli artisti che riflettono sulle diverse, possibili chiavi di lettura dello “spiraglio”: sullo spiraglio spazio-vuoto si concentrano Matilde Domestico con Sfera e Giorgio Biffi con Come in un libro aperto; sullo spiraglio tempo-eternità si soffermano invece Lorena Olivieri con Eco Equilibri e Ciro Bonsanto con Concetto energia; dallo spiraglio certezza-speranza si lasciano infine ispirare Seoul di Massimo Anghileri e Due parti di una stessa meta dell’artista e curatore Fabrizio Martinelli.
Bisogna lasciarsi guidare, dunque, e bisogna guardare con curiosità attraverso ogni spiraglio, in senso proprio e in senso metaforico: «L’invito durante la visita è quello di avere il coraggio di sbirciare in uno spiraglio qualsiasi, vivendone il respiro. L’invito durante la visita è quello di avere il coraggio di lasciarsi sbirciare, da uno dei propri spiragli, e di percepirne il soffio» (Daniele Tentori).
Sarà possibile visitare la mostra fino a domenica 15 giugno.
Orari di apertura: in settimana: 20 – 23, durante il fine settimana: 14 -23