LECCO – L’acqua da cui dipende la vita, ma anche l’acqua ricca di arsenico e causa di malattie. L’acqua che scorre e l’acqua che stagna. L’acqua inquinata, sporca, discarica a cielo aperto. L’acqua che eccede o che manca. Una serata per conoscere un Paese, il Bangladesh, che deve ogni giorno fare i conti con un problema gravissimo: la mancanza, o all’opposto l’eccesso, di acqua. Giovedì 14 luglio alle 18 Loft46 (in via Azzone Visconti 46, a Lecco) accoglie 25 fotografie della fotografa milanese e residente a Lecco Sara Munari, selezionate dal Coe di Barzio, insieme a Loft46 promotore dell’evento.
Un fotoreportage dal titolo Jol, parola che in bangla significa proprio “acqua”, e che nel corso della serata sarà affiancato dalla lettura di alcuni testi del catalogo a cura di Pieranna Rusconi e dall’accompagnamento musicale di Marco Menaballi. Lì, nelle immagini che la fotografa ha scattato durante un suo viaggio dello scorso 2014 nel paese asiatico, ecco che scorrono volti, scene quotidiane: c’è un bambino che gioca in una grande pozza fangosa, c’è chi ci pesca, chi ci si lava, chi, infine, beve. L’acqua, troppo inquinata e per natura carica di arsenico, in questo Paese diventa nemica: un bene primario che causa malattie. Eppure, per le popolazioni del Bangladesh, questa è la normalità: si può scattare una fotografia a una bambina mentre, sullo sfondo, un fiume-discarica scorre; si può attendere a lungo per avere un po’ d’acqua pulita da un pozzo; ci si può insaponare i capelli in una piccola pozza stagnante.
«Siamo contenti – spiega Prashanth Cattaneo, vice presidente del Coe – di collaborare con Loft46 per presentare nuovamente la mostra di Sara Munari sull’acqua in Bangladesh, un paese tornato al centro di attenzione dopo gli attentati a Dacca dei giorni scorsi. L’evento che proponiamo – continua – vuole presentare l’impegno del COE per rendere accessibile l’acqua nei distretti di Khulna, Jessore e Satkjira. Le letture a cura di Pieranna Rusconi con pensieri di Sara Munari e di alcune persone che la fotografa ha incontrato nel suo viaggio, e le musiche di Marco Menaballi ci aiuteranno a riflettere sul problema dell’acqua».
INFORMAZIONI – La serata è a favore dei progetti COE in Bangladesh. A fronte di una donazione di 5 euro verrà dato un catalogo della mostra. Seguirà cocktail.