LECCO – C’è la New York di Berenice Abbott, una città che cambia volto e si trasforma nella metropoli che conosciamo, in mostra a Lecco accanto ai ritratti e agli scatti “scientifici” della nota fotografa americana. E poi, nella stessa sede espositiva, un percorso che racconta l’attività e l’inquietudine dell’artista ligure Franco Cardinali. Se state trascorrendo il mese di agosto in città e vi piacerebbe fare un tuffo nell’arte, ecco due mostre da visitare: entrambe allestite a Palazzo delle Paure di Lecco, Berenice Abbott. Topographies e Franco Cardinali. Inquietudine continuano, infatti, fino a settembre.
Innanzitutto, come detto, la bella mostra dedicata a colei che è stata definita “la fotografa di New York”. Curata da Anne Morin e Piero Pozzi e prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi – Visit Different con il patrocinio del Comune di Lecco, Berenice Abbott. Topographies raccoglie ottanta scatti in bianco e nero firmati proprio dall’artista nata a Springfield, in Ohio, nel 1898. Un percorso suddiviso in tre sezioni e che si apre con i ritratti, tra cui quelli a Jean Cocteau e a James Joyce. Poi, vera protagonista della mostra, la città di New York, qui raccontata nel suo diventare metropoli, per poi approdare, infine, alla scienza, che nella fotografia può trovare uno strumento di documentazione. Qui il nostro articolo di presentazione dell’esposizione, con tutte le informazioni sui biglietti e sugli orari di apertura. La mostra chiuderà il prossimo 8 di settembre.
Ma Palazzo delle Paure accoglie anche un’altra mostra: quella che attraverso più di quaranta opere ripercorre l’attività di Franco Cardinali, artista ligure scomparso nel 1985. Curata da Raffaella Resch e organizzata dal Comune di Lecco – Sistema Museale Urbano Lecchese, dalla Camera di Commercio di Como-Lecco e dall’Associazione Culturale Franco Cardinali, Franco Cardinali. Inquietudine necessaria segue uno sviluppo cronologico e tematico e mette in luce, di opera in opera, le diverse fasi, i cambiamenti decisi, le intuizioni di un artista che nel corso della sua vita ha conosciuto grandi nomi del Novecento, da Jacques Prévert a Pablo Picasso. Una mostra antologica, quindi, per raccontare un artista che si è distinto per personalità e che è stato attraversato, a più riprese e come suggerisce il titolo, da un’insaziabile inquietudine. Qui il nostro articolo dedicato all’esposizione, con tutte le relative informazioni. La mostra chiuderà il 18 di settembre.