LECCO – Treni, aerei, scatoloni, bandiere: una mostra che parla di mobilità e trasporti, attraverso il linguaggio ironico e concettuale di Corrado Bonomi. Si tratta di Esordi, l’esposizione inaugurata sabato 19 ottobre alla Galleria Melesi di Lecco e con protagonista una dozzina di opere realizzate dall’artista novarese a cavallo tra la metà degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, quando prendeva il via la sua carriera nel mondo dell’arte.
In programma fino al 24 dicembre 2024, la mostra torna a raccontare un po’ della sua produzione, tradizionalmente legata a linguaggi ludici e caratterizzata dall’originalità di un atteggiamento critico, provocatorio, impegnato ma al tempo stesso leggero e accessibile. Introdotto, ai tempi dell’esordio, nel gruppo dei concettualisti ironici italiani, Bonomi ha fatto dell’ironia, del contenuto critico e citazionista dei maestri del passato e dell’utilizzo di materiali variegati per installazioni e assemblaggi i suoi tratti distintivi.
In mostra, oggi, opere dimensioni medie e grandi, lavorate su materiali poveri e di recupero dal forte stampo concettuale, dipinte su supporti come tele di juta per il trasporto merci, cartone da imballo, teloni ferroviari. Tutti materiali, questi, che hanno in seguito ispirato i soggetti presenti, in un gioco di scambi tra contenuto e contenitore.
«In particolare, per la mostra – spiegano dalla galleria lecchese – sono stati scelti dipinti raffiguranti treni, aerei, scatoloni, bandiere, per sondare, attraverso le iconografie delle sue opere, il contesto di produzione. Novara, città dell’artista e da sempre sede del suo studio, è un centro di scambio particolarmente attivo e crocevia ferroviario di un certo livello. Il lavoro di Bonomi costituisce una forte testimonianza delle attività cardine del territorio, divenendo fonte di approvvigionamento dei principali materiali per la composizione delle sue opere».
INFORMAZIONI – 19 ottobre – 24 dicembre 2024 | Galleria Melesi di Lecco. Orari: da martedì a sabato dalle 16 alle 19 (altri orari su appuntamento). Ingresso libero.