MILANO – Una mostra che mette a confronto Paul Cézanne e Pierre Auguste Renoir e che indaga la loro influenza sui movimenti artistici successivi. A 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo, Palazzo Reale a Milano ospita CÉZANNE / RENOIR. CAPOLAVORI DAL MUSÉE DE L’ORANGERIE E DAL MUSÉE D’ORSAY, un’esposizione in programma fino al 30 di giugno, curata da Cécile Girardeau e Stefano Zuffi, promossa da Comune – Cultura e prodotta da Palazzo Reale, Skira Arte e Museum Studio in collaborazione con Musée de l’Orangerie e Musée d’Orsay.
Una mostra che raccoglie cinquantadue capolavori dei due pittori francesi, dalle prime tele degli anni settanta dell’Ottocento alle prove più mature dei primi del Novecento: un corpus di opere riunite dal mercante d’arte Paul Guillaume (1891-1934), che considerava Cézanne e Renoir capiscuola di una pittura a un tempo classica e moderna, e in seguito confluite nelle prestigiose collezioni del Musée de l’Orangerie di Parigi e del Musée d’Orsay di Parigi.
Partendo dai loro dipinti più apprezzati e conosciuti, il percorso mette in luce le diverse traiettorie che i due autori seguirono lungo le rispettive carriere: se Cézanne focalizzava l’attenzione sulla struttura compositiva più rigorosa e geometrica e sulla forza della pennellata, Renoir preferiva concentrarsi sull’armonia, sulle atmosfere delicate, sulla resa delle forme tramite il colore. A unirli, invece e come sottolineano dalla mostra, una sincera amicizia, interrogativi comuni e l’interesse per generi quali la natura morta, il paesaggio, il ritratto e il nudo.
Generi, questi ultimi, che la mostra milanese attraversa di sala in sala. Ci sono paesaggi come Paysage de neige di Renoir e Arbres et maisons di Cézanne, nature morte come Fleurs dans un vase o Pêches di Renoir e Le Vase bleu e Vase paillé, sucrier et pommes di Cézanne, «dove la sensualità delle pesche succose e vellutate, delle fragole rosse, delle pere rosee, sature di sole e disposte su soffici tovaglie di Renoir si contrappone – come spiegano i promotori – ai frutti sodi e gialli che Cézanne contorna di nero e colloca su tavoli spogli dagli spigoli netti». E ancora i ritratti, con un’atmosfera di dolcezza, serenità e tenerezza per Renoir e figure spesso distanti e poco sorridenti in Cézanne, o le bagnanti, dove i nudi distesi e voluttuosi di Renoir contrastano con quelli in piedi, muscolosi e virili, di Cézanne.
«Nonostante queste differenze, i due – sottolineano ancora – hanno condiviso il medesimo destino, trasformandosi, mentre erano ancora in vita, nei numi tutelari di tutti quegli artisti che nel corso del Novecento hanno continuato a sviluppare e rielaborare il frutto della loro sperimentazione». Seguendo questa linea, completa l’esposizione una sezione che mette a confronto due opere di Cézanne e Renoir con due dipinti di Pablo Picasso (Cézanne, Pommes et biscuits; Picasso, Grande nature morte; Renoir, Femme nue couchée; Picasso, Grand nu à la draperie).
INFORMAZIONI – Fino al 20 giugno 2024 – Palazzo Reale di Milano.
Orari: da martedì a domenica ore 10 -19.30, giovedì chiusura alle 22.30
Biglietti: Open: 17 euro, Intero: 15 euro, Ridotto 13 euro. Riduzioni speciali e altre informazioni qui: www.mostracezannerenoir.it