ARCHIVIO – A Bellano “Lo strano colore del rosso”:
nell’ex Circolo dei Lavoratori la collettiva d’arte curata da Velasco Vitali

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BELLANO – Una trentina di artisti contemporanei – da Mario Botta a Oliviero Toscani, dal bielorusso Vladimir Sutiaghin al giapponese Rakusan Tsuchiya – omaggiano Giancarlo Vitali nell’anno della sua scomparsa e, con le loro opere, inaugurano il rinnovato Circolo dei Lavoratori di Bellano, storico locale chiuso dal 2003 e ora rimesso completamente a nuovo. Si tratta di Lo strano colore del rosso, la mostra allestita proprio nello spazio di via Manzoni, a Bellano, e curata dal figlio di Giancarlo nonché artista Velasco Vitali. Un’esposizione, questa, organizzata dal Comune di Bellano in collaborazione con l’Associazione culturale ArchiViVitali, visitabile sino al 28 aprile 2019 e che, prendendo ispirazione dalla poesia “La Pioggia” di Jorge Luis Borges, raccoglie una serie di opere liberamente ispirate a un fiore: la rosa.

«La frase a cui s’ispira la mostra – spiega, infatti, Velasco Vitali – è stata rubata a una poesia di Borges e fa riferimento a un colore che è stato una matrice identitaria nella pittura di Giancarlo Vitali oltre che a un fiore, la rosa. L’idea di invitare un nucleo d’artisti che raccontasse il fiore prende spunto da un pensiero dipinto, dalla foto di un acquerello che Jan de Vylder (l’architetto belga che quest’anno ha vinto il Leone d’argento alla Biennale di Venezia) mi ha inviato il giorno della morte di Giancarlo: tre pagine di quaderno in successione, dove lo stesso fiore evolve modificandosi. Con umiltà e rispetto nei confronti della pittura mi suggeriva di accettarlo per quello che era. Nient’altro. Ma il messaggio era anche un seme gettato, un invito alla rinascita, uno stimolo a ripartire da un’idea, solo in apparenza, semplice come un fiore che sboccia».

Ad aderire a questo progetto, accanto al già citato Jan de Vylder, sono stati anche gli architetti e designer italiani Mario Botta, Ugo La Pietra e Gianni Pettena. Accanto a loro, un nutrito gruppo di artisti, dal pittore palermitano Alessandro Bazan alla scultrice Caterina Crepax, dal pittore svizzero Bruno Ritter a Donato Piccolo. E ancora l’artista “del riciclo” Enrica Borghi, i fotografi Oliviero Toscani e Brigitte Niedermair e il regista Franco Piavoli, il tutto in una mostra realizzata con il supporto di Torneria Automatica Alfredo Colombo, Studio La Scala e BIG Broker Insurance Group.

INFORMAZIONI – Fino al 28 aprile 2019, ex Circolo dei Lavoratori di Bellano (via Manzoni). La mostra è visitabile il sabato e la domenica dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19.

TUTTI GLI ARTISTI COINVOLTI NEL PROGETTO – Jan de Vylder, Mario Botta, Ugo La pietra, Gianni Pettena, Alessandro Bazan, Davide Benati, Enrica Borghi, Ferdinando Bruni, Letizia Cariello, Marco Cingolani, Gianluigi Colin, Caterina Crepax, Roberto Fanari, Giovanni Frangi, Marcello Jori, Francesco Lauretta, Michela Martello, Franco Matticchio, Lorenzo Mattotti, Brigitte Niedermair, Massimiliano Pelletti, Donato Piccolo, Luca Pignatelli, Bruno Ritter, Ferdinando Scianna, Bernardo Siciliano, Vladimir Sutiaghin, Oliviero Toscani, Rakusan Tsuchiya, Alessandro Verdi, Franco Piavoli. In mostra anche due Gigli, disegni a matita di Giovanni Testori e una rosa di cera di Alik Cavaliere.

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