ARCHIVIO – Nella corte della presunta casa di Lucia: venerdì l’apertura straordinaria per Telethon

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LECCO – «Aveva quella casetta un piccolo cortile dinanzi, che la separava dalla strada, ed era cinto da un murettino». Sono le parole con cui Alessandro Manzoni descrive la casa di Lucia: una dimora che gli studiosi hanno in seguito identificato come il numero 19 di via Caldone, nel rione lecchese di Olate. Un’abitazione oggi privata e che, proprio per questo, non è generalmente aperta al pubblico. Ecco perché la giornata di venerdì 12 dicembre rappresenta un’occasione da non perdere: a partire dalle 9 e sino alle 20 sarà infatti possibile varcare il portone di accesso all’ambita corte. Un’iniziativa, questa, pensata per raccogliere fondi in favore della ricerca su malattie genetiche promossa da Telethon; un’opportunità straordinaria per visitare la corte che nell’Ottocento è stata fonte di ispirazione per lo scrittore milanese.

casa di luciaLa giornata, come detto promossa a scopi benefici, vedrà la presenza del sindaco di Lecco Virginio Brivio, che alle 10 del mattino darà ufficialmente il via a una serie di interventi e letture tratte da I Promessi Sposi. Una carrellata di performance che vedrà intervenire personalità di spicco del territorio lecchese, chiamate a reinterpretare il testo manzoniano in diversi dialetti: da Gianfranco Scotti, impegnato nell’interpretazione dialettale lecchese, al prefetto di Lecco Antonia Bellomo, che proporrà una versione in dialetto barese delle parole del Manzoni. E poi ancora il dialetto napoletano del questore Mimma Vassallo e, per finire, premanese di Giovanni Bellati.

Ad allietare la giornata, infine, un banchetto con panettoni Telethon, dolcetti della notte di Santa Lucia e delle noci di Fra Galdino.

 

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