PASTURO – Un intero pomeriggio per conoscere nel dettaglio il legame esistente tra la fotografa veneta Francesca della Toffola e la poetessa Antonia Pozzi. In occasione della mostra Come una cosa della terra, allestita negli spazi della Galleria Melesi di Lecco e visitabile sino al 28 di febbraio (qui la recensione dell’esposizione), il Comune di Pasturo promuove un approfondimento e una visita guidata ai luoghi particolarmente cari alla poetessa milanese. Un evento che prenderà il via alle 14.15 di domenica 22 febbraio, presso la Sala consiliare di piazza Vittorio Veneto, dove a intervenire sarà la critica e storica dell’arte Simona Bartolena. Autrice di un testo critico sulla mostra lecchese, Bartolena illustrerà ai presenti le straordinarie affinità esistenti tra la fotografa, di cui la Galleria Melesi espone una ventina di opere, e la poetessa dall’animo tormentato, milanese di buona famiglia, colta, raffinata, amante delle nostre montagne.
«Affinità elettive», così le abbiamo chiamate nella nostra recensione della mostra. Affinità che in luoghi e tempi diversi hanno portato le due donne a raccontare le stesse emozioni. «Antonia Pozzi – spiega, infatti, la critica Bartolena – dipinge con le parole, rende visibili mondi interiori usando la natura come alfabeto; Francesca Della Toffola dà vita a luoghi altri, narra storie, suggerisce stati d’animo attraverso scatti che mettono in dialogo finzione e verità; immagini avvolgenti, sospese tra sogno e realtà, fisicamente presenti eppure meravigliosamente intangibili».
Il pomeriggio proseguirà, quindi, con un intervento incentrato sulla figura della Pozzi, tenuto dall’ex assessore alla Cultura di Pasturo Nicoletta Orlandi, mentre a seguire sarà la volta della visita guidata ai luoghi che la poetessa ha più amato. «Una mostra “en plein air” – spiega Orlandi – costituita da 22 pannelli, di varie dimensioni, collocati tra le vie del paese. L’itinerario – prosegue – ripercorre le tappe più suggestive dell’esistenza e del sentire della poetessa attraverso una selezione accurata di poesie, passi di diari o stralci di lettere accostati a fotografie scattate dalla stessa Pozzi o ad altre che la ritraggono nei suoi momenti pasturesi».
L’evento è a ingresso gratuito.