LECCO – Il cibo e la musica si fanno strumenti per condividere vissuti, esperienze, emozioni di chi scappa dal proprio Paese, sbarca sulle coste italiane, richiede asilo. In un momento storico in cui il tema dell’immigrazione continua a dividere drammaticamente l’opinione pubblica, in cui c’è chi vorrebbe alzare muri per fermare i flussi migratori, in cui non sempre si coglie l’importanza di saper accogliere, comprendere, aiutare, anche a Lecco c’è chi sceglie di promuovere e celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato, un appuntamento annuale promosso dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e fissato per il 20 di giugno. Un evento che ha come obiettivo fondamentale quello di sensibilizzare la cittadinanza in merito al tema dei rifugiati e richiedenti asilo, organizzato in città nell’ambito del Progetto Sprar (Comunità Montana, Valsassina, Valvarrone e Val D’Esino, Riviera) in collaborazione con la Cooperativa L’Arcobaleno, l’Arci di Lecco e il Comitato “Noi Tutti Migranti”.
Una festa, soprattutto, perché non c’è modo migliore per avvicinare le persone se non attraverso buon cibo, danze, musica: due giorni, il 20 e il 21 giugno, in cui a Lecco si susseguiranno appuntamenti per facilitare l’incontro tra lecchesi e nuovi cittadini. «Alla luce del fitto dibattito politico in corso in materia di migrazioni e del clima sociale ostile creatosi intorno allo sbarco dei profughi in Italia e al loro arrivo sul nostro territorio – spiegano gli organizzatori – si è pensato per quest’anno di dar vita a un’iniziativa dal carattere fortemente inclusivo e socializzante, volta in primis all’incontro informale tra la cittadinanza e i rifugiati presenti sul territorio. In un contesto amichevole e di festa, l’obiettivo sarà favorire la conoscenza reciproca, diretta e immediata tra popolazione lecchese e nuovi cittadini attraverso i mediatori simbolici del cibo e della musica». Due giornate, quindi, la prima maggiormente rivolta ai giovani, la seconda per tutti, in programma rispettivamente presso il circolo Arci La Ferriera e Il Barcaiolo.
Taglio del nastro della manifestazione, come detto, sabato 20, quando a partire dalle 16.30, presso La Ferriera di via don Invernizzi si aprirà l’aperitivo con buffet di cucina nordafricana, accompagnato da DJ Set con Open Mic, a cura di NDP Crew. Alle 19.30, poi, partenza del pullman per l’accompagnamento dei beneficiari al concerto di Manu Chao, presso l’Autodromo di Monza.
Più articolata, invece, la giornata di domenica, che si aprirà alle 12 con un pranzo all’aperto lungo il viale alberato di via Del Barcaiolo a Lecco. Un pasto comprensivo di due piatti (a scelta tra un piatto tipico pakistano, uno nigeriano, carne grigliata, frittura, riso nero, ecc.), frutta, acqua e caffè (il tutto a 8 euro), preparato e servito dai rifugiati e richiedenti asilo presenti sul territorio sotto la supervisione del Ristorante Il Barcaiolo e del Caffè Malatesta. In contemporanea, dalle 12 alle 18, una rassegna di spettacoli e performance musicali: reading a cura di Filippo Ughi e di Beppe Colella, musica folk da tutto il mondo con I Tavernicoli, performance musicale-teatrale Di terra e di mare – Donne e uomini nella migrazione dell’attrice Marzia Alati e del musicista Alberto Carozzi ed esibizione di un ragazzo nigeriano al pianoforte. Alle 16, poi, merenda con animazione per bambini a cura dell’Associazione La Leggera.
Per informazioni sull’evento: www.facebook.com/events/1602767236677855/