LECCO – È un ospite di quelli che non capitano tutti i giorni il protagonista del concerto in programma per giovedì 7 maggio alle 20.45, presso il Teatro della Società di Lecco. Nell’ambito della manifestazione Le Primavere di Lecco, promossa da La Provincia di Lecco, sul palco del teatro cittadino si esibirà, infatti, il cantautore veneto Massimo Bubola, con uno spettacolo legato al suo ultimo lavoro, Il testamento del capitano, incentrato naturalmente sulle canzoni della Grande Guerra.
Nome di spicco nell’ambito della canzone d’autore italiana, Bubola non ha certo bisogno di troppe presentazioni: oltre all’importante e nota collaborazione con Fabrizio De Andrè in dischi come Rimini e L’indiano, ha saputo costruirsi un proprio percorso artistico e stilistico sempre di altissimo livello, producendo album in bilico tra rock e poesia come Doppio lungo addio (con la celebre Il cielo d’Irlanda e la struggente Niente passa invano), Diavoli e farfalle (contenente, tra le altre, Ballata dei luminosi giorni e L’albero di Giuda) e Segreti trasparenti (con La sposa del diavolo e Specialmente in gennaio, dedicata a Faber).
A Lecco, Bubola, accompagnato dalla sua fida Eccher Band, porterà uno spettacolo intrecciato a doppio filo con l’epopea della prima guerra mondiale, creando un percorso d’autore che si snoderà fra i canti più celebri della Grande Guerra, rivisitati in maniera del tutto personale anche in Il testamento del capitano. Un’operazione, quella di rivisitare le canzoni della Grande Guerra, che non è però del tutto nuova nel canzoniere di Bubola: nel 2005 aveva, infatti, dato alle stampe Quel lungo treno, un album in cui riprendeva in chiave folk-rock alcuni brani come Era una notte che pioveva, Noi veniam dalle pianure, Monte Canino e Ponte de Priula.
Ne Il testamento del Capitano, pubblicato in concomitanza con il centenario della prima guerra mondiale, Bubola ha proseguito nel lavoro di recupero e attualizzazione di alcuni di quei canti tradizionali, dando nuova linfa, pathos e spessore a brani quali Ta Pum, Il testamento del capitano, La tradotta o Monti Scarpazi. «Molti di questi brani – ha dichiarato lo stesso Bubola presentando l’ultimo disco – li conoscevo fin dalla più tenera età, sono stati il mio primo approccio con la canzone, li cantavo con mio nonno, con mio padre, coi miei zii… Dopo l’album “Quel lungo treno”, “Il testamento del capitano” è la seconda tappa di un percorso nella musica popolare di area veneta. Ho voluto anche qui unire canzoni tradizionali, che hanno cento anni, con mie canzoni nuove, che hanno un anno di vita… sono canzoni che ho voluto riportare ad una visione individuale, visto che oramai sono da sempre più un repertorio corale e, contemporaneamente, ho voluto portare alla coralità due mie nuove composizioni “Rosso su verde” e “Noi veniam dalle pianure”, per arricchire una letteratura dei canti di montagna e della Guerra che in Italia è poco visitata».
Lo spettacolo che andrà in scena a Lecco il 7 maggio sarà quindi un’occasione unica e particolare per intraprendere un viaggio alla scoperta di quelle radici musicali e letterarie del folk di area veneta, che tanto hanno a che spartire proprio con le vicende della Grande Guerra.
INFO – L’ingresso è gratuito. Preferibile la prenotazione sul sito www.leprimaveredilecco.it.
Matteo Manente