I consigli di PeregoLibri: la memoria della Storia in “Piccola staffetta”

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“Piccola staffetta” è l’importanza di ricordare, la necessità di tenere viva la memoria della Storia, in particolare del secondo conflitto mondiale e della Resistenza. Un romanzo scritto da Gianluca Alzati ed edito da Bellavite. In attesa dell’incontro con l’autore fissato per il pomeriggio di sabato 28 marzo presso PeregoLibri di Barzanò, ecco la recensione del libro.

Rubrica a cura di PeregoLibri, Barzanò (LC) 

piccola staffettaLECCO – Piccola staffetta è un romanzo rivolto ai ragazzi e agli adulti, un racconto testimoniale emozionante, una storia sul valore del ricordo e sulla necessità della Memoria della Storia, in particolare della Seconda guerra mondiale e della Resistenza partigiana, in occasione del settantesimo anniversario della nostra Liberazione. Attori e narratori della vicenda ambientata a Monza e dintorni sono quattro ragazzi, Marco, Davide, Kira e Chiara, e il loro insegnante di storia, il professor Casati, forse alter ego narratologico dell’autore, professore appassionato egli stesso. L’occasione narrativa che fa scattare la memoria della Resistenza è una relazione di punizione che Casati assegna a Marco, colto mentre prova a copiare durante il compito di storia: «A questo punto Casati apre la busta, estrae il foglio piegato in tre parti e legge ad alta voce il testo della consegna: “25 Aprile 1945-25 Aprile 2015: festa della Liberazione: cosa è stata e quale importanza ha avuto la Resistenza in Italia e in particolare in Brianza? E qual è oggi il suo significato, a settant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale?”».

Attorno a questa ricerca si sviluppa l’intera vicenda, percorsa al contempo dalle storie di vita vera dei protagonisti, vivificate dall’amicizia autentica e sincera, quella che lega i ragazzi a dispetto delle disabilità, delle diversità etniche e culturali, e anche quella che si instaura tra Marco e Lidia Menapace, personaggio reale calato nel romanzo, ex staffetta partigiana, maestra di vita per giovani e adulti. Le ricerche che Marco e Chiara svolgono sui libri e le testimonianze orali che Lidia regala ai ragazzi fanno emergere fatti salienti della nostra Storia, Storia che sembra remota, sigillata nei caratteri stampati dei testi scolastici, lontanissima, e che, invece, è vicina e vive nei nostri paesi, sulle strade che oggi noi percorriamo. Seguiamo le tracce dei partigiani in Brianza, nei luoghi a noi famigliari: il Cornizzolo, Seregno, Canzo, Sovico, Casatenovo, Bulciago; pedaliamo anche noi insieme ai protagonisti nella biciclettata partigiana per le strade di Monza che si spalancano in tutta la loro concretezza davanti ai nostri occhi. Sembra che si rivolga a noi «uno dei ragazzi che guida il gruppo (…). Ha un piercing al naso, un cappellino con la visiera pieno di spille e la A di anarchia e ha i capelli rasati ma parla come un libro stampato: “Oggi cercheremo di ricordare i martiri monzesi morti per la libertà”».

I lettori, insomma, sono coinvolti nella storia tanto quanto i personaggi. Alla fine del libro, ognuno di noi, come Marco, in modo istintivo e semplicissimo, potrà dire: «Ho capito che tante persone sono morte per la libertà, non solo sui libri di storia, ma anche qui, nella mia città. Ho capito che anche oggi sono in tanti quelli che continuano ad impegnarsi per ricordarle, molti di loro sono ragazzi, altri sono insegnanti, altri sono persone comuni che fanno tutti i giorni il loro dovere di cittadini».

Piccola staffetta è un romanzo diretto e intenso, vero. Una storia di amicizia e di liberazione. Di lealtà e di crescita. Di recupero e di affermazione delle proprie radici, culturali e storiche: «ho capito – questa la riflessione di Kira – quanto sono importanti le radici, conoscere e non dimenticare la propria storia, per essere consapevoli di quello che è stato e vivere meglio il nostro presente».

INFORMAZIONI SULL’INCONTRO CON L’AUTORE – L’appuntamento è fissato per le 16.30 di sabato 28 marzo, presso la sede di PeregoLibri, via dei Mille 25, Barzanò (LC).

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