“Grace di Monaco”: nella pellicola di Dahan la scelta di Grace Kelly

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In programmazione al Cinema Palladium di Lecco

Apertura fuori concorso del 67° Festival di Cannes, il film “Grace di Monaco” di Olivier Dahan mostra il lato drammaticamente umano della principessa Grace Kelly, che passa dal successo di Hollywood al regno monegasco sposando colui che riesce dove molti prima di lui hanno fallito: il principe “Rey”. Sullo sfondo le vicende politiche degli anni ’60 tra la Francia e il Principato, con un Charles De Gaulle in cerca di entrate monetarie per fronteggiare la dispendiosa guerra in Algeria e intenzionato, quindi, a costringere il principe Ranieri III ad allineare la sua politica fiscale. Troppi, infatti, i capitali che confluiscono in quella che ha sempre più le sembianze di un’isola felice.

locandina Grace KellyMa al di là del contesto storico-politico, vera protagonista della vicenda narrata è la storia tra i coniugi. Da una parte Ranieri, interpretato da Tim Roth, uomo facilmente manovrabile e per nulla capace di gestire la situazione d’assedio in cui precipita il Principato e il suo matrimonio. Dall’altra la ruspante Grace, principessa triste dagli occhi azzurri velati di pianto – i numerosi e insistenti primi piani non smettono mai di ricordarcelo – poco adatta all’etichetta di Corte e alla noia della vita da privilegiata, tanto che il suo desiderio è quello di girare un ultimo film con l’amato regista Hitchcock.

Come in tutte le favole non mancano gli intrighi e i tradimenti che, però, riescono ben poco ad animare una trama a tratti scialba, sostenuta solo dall’interpretazione di Nicole Kidman e dal lavoro fotografico di Eric Gautier, il quale riesce nel suo intento di ricostruire le atmosfere da cinema americano anni ’60, con rimandi ai film del grande maestro del giallo Hitch.

Frasi a effetto perlopiù già sentite dominano i discorsi principali della pellicola, pur facendo funzionare, comunque, gli ingranaggi della storia. Fondamentale, in questo senso, il monologo di Frank Langella, qui nel ruolo del prete confidente di Grace: a lui il compito, infatti, di far riflettere la principessa sull’importanza degli affetti e della famiglia. Un discorso, quindi, che alla fine guiderà Grace verso la scelta più difficile: assumere il ruolo di consorte a discapito di quella che per lei è la vera felicità oppure continuare a inseguire la realizzazione personale?

Si salva l’intento del regista di voler lasciare il grande pubblico con un interrogativo: siete disposti a sacrificare la felicità in nome della serenità?

LA PELLICOLA – Regia di Olivier Dahan. Con Nicole Kidman, Tim Roth, Frank Langella, Paz Vega, Parker Posey. Genere: Biografico. Produzione: USA, Francia, Belgio, Italia, 2014. Durata: 103 minuti circa.

Per maggiori informazioni sugli orari degli spettacoli consultare il sito www.cinemapalladium.com

Manuela Salierno

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