LECCO – Una Milano scenario di crimini feroci, dove il killer professionista Nico ‘U Buccèri, forse cane sciolto della ‘ndrangheta, miete una vittima dietro l’altra, mosso da un obiettivo segreto ma altrettanto preciso. Si tratta della vicenda raccontata dalla giornalista e scrittrice Adele Marini in A Milano si muore così, romanzo pubblicato lo scorso anno da Fratelli Frilli e vincitore della decima edizione del Premio Azzeccagarbugli. All’autrice, infatti, è andato il prestigioso riconoscimento messo annualmente in palio dalla Provincia di Lecco e dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Lecco, dedicato alle opere di narrativa di genere giallo, noir e thriller.
«Sono emozionata e stupita», questo il commento della scrittrice, già vincitrice del Premio Azzeccagarbugli 2006 con Milano, solo andata. «Non mi aspettavo un simile apprezzamento – ha dichiarato al termine della cerimonia conclusiva, che si è tenuta venerdì 10 ottobre, al Teatro della Società di Lecco – Io ho semplicemente scritto una storia, esattamente come gli altri finalisti, che ne hanno scritte di altrettanto belle. Non posso che essere felice per questo premio».
Accanto a lei sul palco del Sociale durante la serata di venerdì anche gli altri quattro finalisti del concorso, precedentemente selezionati da una Giuria di qualità composta da personalità del calibro di Massimo Carlotto (presidente di giuria), Gianni Biondillo, Elisabetta Bucciarelli, Patrick Fogli e Valerio Varesi. Ai giurati, quindi, il compito di scegliere i cinque romanzi più meritevoli, in seguito letti e votati dai cento membri della Giuria Popolare.
Ed è stata la vicenda di una metropoli in cui si intrecciano interessi malavitosi e vendette personali ad aver maggiormente convinto i cento lettori. Una storia che in cui un commissario, Vincenzo Marino della Mobile di Milano, si trova presto al centro di un intrigo che sa di criminalità organizzata. Circondato dall’ostilità dei colleghi, il commissario dovrà infatti muoversi su un terreno reso ancora più insidioso dall’inspiegabile immobilismo del magistrato inquirente e dal dubbio che all’interno della sua Divisione possano esserci delle talpe, degli infiltrati mafiosi.
Ben 563 le preferenze andate al romanzo di Adele Marini, seguito con 479 voti da Il cerchio dell’odio di Massimo Galluppi, pubblicato da Marsilio. Terzo gradino del podio, poi, per Stefano Tura con Tu sei il prossimo, mentre il quarto e il quinto posto sono andati, rispettivamente, a Il paese che amo di Simone Sarasso e a Voglio solo ammazzarti di Stefano Piedimonte. Infine, dopo “l’incidente” dello scorso anno, quando la Giuria di qualità ha preferito non assegnare il Premio Opera Prima per la mancanza di un titolo abbastanza meritevole, per questa edizione il Premio all’Opera Prima – Raffaele Crovi, sezione speciale introdotta con l’edizione 2008 della manifestazione e dedicata alle opere di esordio nella narrativa, è andato a I santi pericolosi di Stefano Brusadelli.