Il “Capolavoro per Lecco” porta in città la “Pala Tezi”, sacra conversazione di Perugino. Un’edizione che parla di speranza

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LECCO – Un’opera realizzata nel momento più alto della carriera Cristoforo Vannucci detto Perugino: una sacra conversazione conservata alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia e ora straordinariamente esposta a Lecco, in occasione dell’annuale appuntamento con il Capolavoro per Lecco. Stiamo parlando del dipinto noto anche come Pala Tezi, protagonista della sesta edizione dell’iniziativa promossa dall’Associazione Culturale e dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario in collaborazione con il Comune di Lecco.

Visionabile fino al prossimo 2 marzo 2025 al primo piano di Palazzo delle Paure, l’opera viene proposta qui in dialogo con la scultura lignea Madonna adorante di Giovanni Antonio di Giordano, statua realizzata sul finire del Quattrocento e conservata nella chiesa di Santa Maria Assunta a Castelluccio di Norcia, sulle pendici dei Monti Sibillini.

Un evento, il Capolavoro per Lecco, che quest’anno vuole portare la riflessione sul tema della speranza che genera il Natale, specie in un contesto internazionale sempre più complesso. «Viviamo in un periodo di grandi affanni e forti tensioni – commenta, infatti, Mons. Bortolo Uberti, Prevosto di Lecco e presidente dell’Associazione Culturale Madonna del Rosario – La crisi economica internazionale anche nella nostra provincia tocca un numero sempre maggiore di famiglie. Le guerre in Ucraina e nel Vicino Oriente non accennano a placarsi, coinvolgendo e colpendo popoli interi. Nel nostro Paese cresce la violenza, anche tra i giovani, e spesso sfocia tra le mura domestiche nell’abuso dell’altro e nel femminicidio. In questo contesto negativo si colloca il Natale, l’annuncio della nascita di Gesù che rappresenta un segno di speranza per tutti, credenti e non credenti. Un evento che, attraverso la volontà generatrice di Dio, ci dà la forza per essere noi stessi capaci di generare, di costruire, di creare, offrendo un significato alla vita. Un invito alla fecondità che vale per ciascuno di noi, ma anche per tutta la nostra comunità».

Tornando all’opera protagonista di questa edizione, si tratta di un grande olio su tavola (134 x 178 x 8cm) raffigurante, come ogni sacra conversazione, la figura di Maria in trono circondata dai Santi. Sorretta da un volo di angioletti, la Madonna tiene il Bambino seduto sulle sue gambe ed è affiancata, sulla destra, da San Bernardino da Siena, mentre sulla sinistra da San Nicola da Tolentino, inginocchiato. Più in basso, in posizione di preghiera, anche San Girolamo in veste di penitente e San Sebastiano, trafitto al ventre da una freccia e coperto da un manto rosso, simbolo del sangue versato nel martirio.

«La luminosità dell’opera, la sua splendida cromia, l’armonia compositiva e l’elevato livello tecnico dell’esecuzione – spiegano gli organizzatori – esprimono la ricerca della perfezione che caratterizza tutta l’opera del Perugino e, grazie alla bellezza, invita il visitatore a riflettere, attraverso il linguaggio universale dell’arte, sul significato che origina il Natale, il suo ripetersi ogni anno, donando a queste giornate il loro unico e insostituibile centro: il Dio fatto uomo».

INFORMAZIONI – Biglietto d’ingresso 2 euro. Orari: martedì 10 – 14, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica 10 – 18. Fino al 6/1 il sabato la mostra chiuderà alle 19. Aperture straordinarie: 26 dicembre 14 – 18; 1 gennaio 14 – 18; 6 gennaio 10 – 18. Chiusura 25 dicembre.

CONFERENZE COLLATERALI – L’evento ha in cartellone anche quattro incontri di approfondimento:

  • Giovedì 5 dicembre – ore 18.30

“LA RICERCA DELLA PERFEZIONE NELLA PITTURA DEL PERUGINO

Luce ed armonia nella Pala Tezi di Pietro di Cristoforo Vannucci detto Perugino” con Veruska Picchiarelli, Storica dell’arte, curatrice delle collezioni di arte medievale e della prima età moderna – Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia.

  • Giovedì 12 dicembre – ore 20.30

“ARTE E DEVOZIONE IN UN CAPOLAVORO SALVATO. Il restauro della Madonna adorante di Giovanni Antonio di Giordano” con Simona Ferrauti (Storica dell’arte, dottoranda Università di Camerino) e Antonella Filiani (Restauratrice, Coo.Be.C, Spoleto).

  • Sabato 14 dicembre – ore 17

“LASCIAR CANTARE IL CUORE (P. Claudel) La spiritualità nella musica e nella poesia dell’Umanesimo” con  Angelo Rusconi, Musicologo.

  • Venerdì 20 dicembre – ore 18

“IN GREMBO LA SPERANZA da Perugino a Giovanni Antonio di Giordano” con Alessandro Delpriori, Curatore della mostra Capolavoro per Lecco 2024, storico dell’arte, docente di storia dell’arte, Università di Camerino.

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