«Ero di fronte a un evento non solo di dimensioni macroscopiche, ma di una particolare qualità: centinaia di cittadini non erano solo stati privati della libertà, non erano solo stati lesi nella loro incolumità fisica e psicologica. Erano stati vittime di comportamenti tesi a far sorgere sentimenti di paura, di angoscia, di inferiorità in grado di umiliarli così profondamente da ledere la dignità umana».
Sono le parole di Roberto Settembre, giudice di Corte d’Appello nel processo per Bolzaneto. Ex magistrato e autore del volume pubblicato quest’anno da Einaudi Gridavano e piangevano. La tortura in Italia: ciò che ci insegna Bolzaneto, Settembre sarà ospite dell’associazione Qui Lecco Libera, che per la serata di venerdì 26 settembre (a partire dalle 21, in Sala Ticozzi) propone un appuntamento per approfondire quanto avvenuto durante i giorni del G8 di Genova. Un focus sugli eventi accaduti all’intero delle mura della caserma di Bolzaneto, dove si sono consumati i fatti drammatici che hanno portato a processare una quarantina di ufficiali, accusati di aver commesso centinaia di violenze, maltrattamenti e umiliazioni nei confronti di altrettanti cittadini italiani e stranieri.
A pochi mesi dalla pubblicazione del libro, Settembre giunge quindi a Lecco per una serata che, accanto alla presentazione del volume stesso, sarà un’occasione per ripercorrere una pagina buia del nostro Paese.