BRIANZA – Matteo Vegetti, Filippo Barbera, Annalisa Metta e Giuseppe Barbera. Quattro ospiti per un fine settimana conclusivo che viaggerà dalla Parigi ottocentesca alla Berlino contemporanea, rifletterà sul concetto di “borgo”, ripercorrerà la storia del Mondo attraverso gli agrumi e si chiuderà con il concerto de I Portolani, sulle note di melodie delle diverse tradizioni musicali europee.
Dopo aver già ospitato l’architetto Luca Molinari, lo storico Egidio Ivetic, il video-reporter Marco Carlone e la geologa Sabrina Mugnos prosegue e si avvia a chiusura la terza edizione di Grandangolo, la rassegna in programma nell’Antico Granaio della Villa e promossa nell’ambito di “Album – Brianza paesaggio aperto”. Un’iniziativa, come vi abbiamo già raccontato, diretta e organizzata da Daniele Frisco e Valentina Sala, pensata per aprire lo sguardo grazie alla partecipazioni di importanti personalità del mondo della Cultura e dedicata, quest’anno, ai paesaggi d’Europa.
Cinque, quindi, gli appuntamenti in cartellone per il fine settimana del 17 e 18 giugno 2023: una carrellata di interventi con protagonisti il filosofo Matteo Vegetti, il sociologo Filippo Barbera, l’architetto Annalisa Metta e l’agronomo Giuseppe Barbera, arricchiti da aperitivi con CaffèRino e dal momento musicale conclusivo, quest’ultimo curato da Marco Cazzaniga, direttore della Scuola di Musica A. Guarnieri del Consorzio Villa Greppi.
Innanzitutto, sabato 17 giugno alle 15.30, l’incontro in compagnia del professore di Filosofia all’Accademia di Architettura di Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana Matteo Vegetti, protagonista della conferenza dal titolo Alle origini della città moderna: il paesaggio urbano e i suoi spettatori. Al centro dell’intervento la nascita della città moderna nell’Ottocento intesa come rivoluzione estetica e sociale capace di incarnare il sogno del capitalismo industriale: un racconto che interrogherà l’architettura e l’urbanistica di Parigi, che il filosofo Walter Benjamin ha definito la “Capitale del XIX secolo”, e indagherà anche la parallela nascita di un soggetto nuovo, spettatore e consumatore di immagini.
A seguire, alle 17, è in programma la presentazione di Contro i borghi. Il Belpaese che dimentica i paesi (Donzelli Editore) grazie alla presenza di uno dei suoi curatori: il professore ordinario di Sociologia economica e del lavoro all’Università di Torino Filippo Barbera. Un volume, quello al centro dell’incontro, che indaga come, da alcuni anni, la riscoperta del policentrismo territoriale italiano sia ridotto, nello spazio pubblico e mediatico, al concetto di «borgo». Una narrazione secondo cui la valorizzazione del territorio sia tale solo se inglobata nella goffa egemonia del «turismo petrolio d’Italia».
Per l’ultimo giorno di Grandangolo due ritorni: già ospiti della passata edizione, l’architetta e docente di Architettura del Paesaggio all’Università Roma Tre Annalisa Metta e il già professore di Colture Arboree a Palermo Giuseppe Barbera saranno a Villa Greppi domenica 18 giugno, rispettivamente alle 15.30 e alle 17. Innanzitutto la conferenza di Annalisa Metta dal titolo Progettare la città selvatica. Paesaggi berlinesi contemporanei, che indagherà come Berlino sia la città europea in cui le categorie urbano e selvatico si mescolano maggiormente. Diversi, infatti, i progetti recenti di parchi pubblici berlinesi che rappresentano un repertorio irrinunciabile per interrogare il progetto del paesaggio contemporaneo, in bilico tra umano e non umano, spontaneo e progettato, desiderio e controllo, distanze e immersioni, memoria e trasformazione.
A seguire, invece, la presentazione di Agrumi. Una storia del mondo (Il Saggiatore), ultimo libro di Giuseppe Barbera. Una storia del mondo inedita, in cui le vicende umane girano attorno agli agrumi: frutti al centro di miti greci, pagine bibliche e leggende orientali, ma anche cura per debellare epidemie secolari e fonte di ispirazione per scrittori e poeti di tutti i tempi.
La giornata di domenica si chiuderà con un concerto in programma per le 18.30 e con protagonisti I Portolani. Ispirandosi proprio all’antico manuale di navigazione che fin dal Medioevo guidava le imbarcazioni nei porti d’Europa, Andrea Cusmano (voce, fisarmonica, fiati, mandolino, percussioni), Francesco Cafagna (voce, organetto, fiati, chitarra, ghironda) e Francesco Motta (chitarra, cornamusa) guidano il pubblico in un viaggio attraverso un repertorio tipico delle tradizioni musicali dell’Europa, ricreando le sonorità specifiche delle zone interessate attraverso l’uso di strumenti musicali di estrazione popolare come la cornamusa, la ghironda e l’organetto diatonico.
INFORMAZIONI – Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Qui è possibile sfogliare il programma dettagliato: https://www.calameo.com/read/007292290317c865c5f13 .
Per maggiori informazioni e per aggiornamenti sulle attività di “Album – Brianza paesaggio aperto”: www.villagreppi.it/album, Facebook e Instagram: @albumbrianza.
Grandangolo è promosso da Album – Brianza paesaggio aperto, progetto realizzato dall’associazione BRIG con il coordinamento istituzionale del Consorzio Brianteo Villa Greppi e il sostegno di Lario Reti Holding e Fondazione Comunitaria del Lecchese (“Fondo per lo sviluppo del territorio provinciale lecchese”).