MILANO – Oltre ottanta opere ripercorrono la storia del Novecento attraverso lo sguardo di colui che, poco più che ventenne e in vent’anni di carriera, ha documentato da vicino molte delle principali guerre del secolo scorso. A 110 anni dalla nascita di Endre Friedmann, da tutti conosciuto come Robert Capa, il Mudec di Milano gli rende omaggio con una mostra personale. Si tratta di Robert Capa. Nella Storia, esposizione in programma fino al 19 marzo 2023, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e curata da Sara Rizzo.
Un percorso interamente dedicato al più grande fotoreporter di guerra del mondo – come lo definì il Picture Post: guidato dal motto «If your pictures aren’t good enough, you weren’t close enough», Capa ha scelto di guardare i conflitti a lui contemporanei con i propri occhi, immortalando nelle sue fotografie alcuni dei più importanti e devastanti avvenimenti del suo tempo, dalla guerra sino-giapponese alla seconda guerra mondiale, dalla guerra arabo-israeliana del 1948 alla prima guerra d’Indocina. Una vera missione per quel reporter che, nel 1947 e insieme a Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David Seymour e William Vandiver, è stato fondatore della celebre agenzia Magnum Photos, qui partner della mostra milanese.
Un’esposizione, ancora, curata appositamente per il Mudec e che, come anticipato, riunisce oltre 80 stampe fotografiche, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum. «Attraverso i suoi ritratti in bianco e nero e i suoi reportage di guerra e di viaggio, l’obiettivo del fotografo – spiegano dal Mudec – fece conoscere al mondo non solo gli orrori e le miserie dei tanti conflitti armati che caratterizzarono il secolo scorso e i volti degli uomini e delle donne che fecero la Storia, ma anche la vita quotidiana fatta di piccoli momenti di gioia e voglia di riscatto, di presente e futuro, di realtà e di sogni delle persone comuni, indifferentemente da una parte all’altra del globo».
Sette sezioni e un percorso diacronico propongono proprio i più importanti reportage in bianco e nero realizzati dal fotoreporter ungherese, dagli esordi a Berlino e Parigi (1932- 1936) alla guerra civile spagnola (1936-1939), dall’invasione giapponese in Cina (1938) alla seconda guerra mondiale (1941-1945), dal reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947) a quello sulla nascita di Israele (1948-1950), fino all’ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954), dove ha perso la vita a causa di una mina. In mostra anche gli scatti inediti del reportage in Unione Sovietica realizzato nel 1947 insieme al celebre scrittore John Steinbeck.
INFORMAZIONI – Orari: Lun 14.30 -19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 – 19.30 | Gio, Sab 9.30-22.30. BIGLIETTI: Intero € 12 | Ridotto € 10. Per info: mudec.it
Foto @ Carlotta Coppo