ARCHIVIO – Gran finale de “Il Giardino delle Esperidi”.
Nel lungo weekend conclusivo prime regionali e spettacoli site-specific

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CAMPSIRAGO – Un weekend ricchissimo, con spettacoli teatrali, performance itineranti, progetti site-specific, danza e incontri. Grande chiusura per Il Giardino delle Esperidi, la rassegna di teatro nel paesaggio organizzata da Campsirago Residenza e che ogni anno porta spettacoli e performance sui sentieri, nei boschi e nei giardini del Monte di Brianza. Nella tre giorni conclusiva, da venerdì 1 a domenica 3 luglio, spazio a nuovi spettacoli e performance di alcune delle compagnie più innovative e di ricerca del panorama italiano.

Foto Laura Toro

Ma andiamo con ordine. La giornata di venerdì 1 luglio è una delle più interessanti dell’intero festival e si apre nel pomeriggio con una nuova replica dell’itinerante Following the sun (alle 17 da Mondonico a Campsirago), seguita alle 19 a Campsirago da Amleto, una questione personale (regia di Anna Fascendini, Giulietta de Bernardi, Michele Losi), uno spettacolo itinerante di teatro immersivo, un viaggio individuale e collettivo al tempo stesso, attraverso la tragedia shakespeariana.

Ma è in serata che vanno in scena alcuni degli spettacoli più attesi dell’intera rassegna, a cominciare da Disprezzo della donna – Radio edition, in programma alle 21 sempre a Campsirago Residenza. Nuovo spettacolo di Frosini/Timpano, una delle compagnie italiane che, con i loro spettacoli, meglio di tutte riescono a maneggiare, interpretare e tradurre la storia culturale, politica e mediatica del nostro paese. A Il Giardino delle Esperidi porteranno sul palco un lavoro liberamente tratto da testi e manifesti di autori e autrici del Futurismo italiano come Filippo Tommaso Marinetti, Maria D’Arezzo, Enrica Piubellini, Depero e molti altri, in una cantata a due voci in grado di ricostruire lo spirito del tempo e di quegli artisti che si dichiaravano «contro la donna e contro l’amore che ostacolano la marcia dell’uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e la famiglia, contro la democrazia e la lussuria, contro il sentimentalismo e il parlamentarismo». A seguire (alle 22.30) un altro spettacolo tra i più attesi: Vertigine della lista, che vede uno dei più importanti danzatori e coreografi italiani – Giorgio Rossi – alla direzione registica e coreografica e in scena tre performer di Qui e Ora Residenza Teatrale (Francesca Albanese, Silvia Baldini e Laura Valli), oltre al giovane danzatore Lorenzo De Simone. La performance «è – come spiegano dal festival – un lavoro sull’elenco, lista, catalogo, panegirico, enumerazione, in quanto forme poetiche, letterarie o pratiche che raccontano il bisogno di narrare, tenere memoria, descrivere, immaginare ciò che desideriamo o di cui si ha paura». Chiusura di giornata con una speciale replica notturna (alle 23.30) nel bosco di Campsirago dello spettacolo itinerante Hansel e Gretel, nuova produzione di Campsirago Residenza costruito su una doppia drammaturgia: da un lato tre attori agiscono e raccontano la fiaba accompagnando il pubblico nel bosco, dall’altro si potrà seguire il dialogo interiore tra i due fratelli con delle cuffie.

Foto Gianni Sanna

Passando a sabato 2 luglio, alle 17 si parte con un appuntamento poetico. Nella Corte San Donino a Olgiate Molgora (Mondonico) si terrà, infatti, la prima nazionale di Mappa dei luoghi selvatici. Poesie per un dove, nuovo spettacolo di e con Gianluigi Gherzi e Giuseppe Semeraro. Si tratta di un viaggio poetico che attraversa i luoghi del nostro presente, dagli spazi selvatici legati alla natura a quelli selvaggi e nascosti delle città, fino a quelli più intimi e segreti delle rotte poco frequentate. Poesia, quindi, ma anche diario di viaggio, dichiarazione di appartenenza ai luoghi e canto d’amore verso la natura. Dopo la replica alle 19 a Campsirago di Amleto. Una questione personale, la serata avrà come protagonista Marco Gobetti con il suo Teatro di riciclo®. Alle 21.30, sempre a Campsirago Residenza, verranno infatti evocate le 130 repliche de Il nome della rosa, lo spettacolo a cui l’attore prese parte nella stagione 2017/18. Un viaggio nel quale le vicende dei personaggi del libro di Umberto Eco si intrecciano alle vicende fuori palco: il rapporto tra gli attori, spazi e pubblici incontrati durante la tournée, in un contaminarsi continuo con l’enigma originario del testo. In chiusura di giornata, alle 23 (sempre a Campsirago), una nuova replica di Ho sonno di Vittorio Ondedei, che questa volta sarà affiancato dal rock alternativo di Edda, ex frontman dei Ritmo Tribale che accompagnerà l’attore durante la sua performance per poi chiudere con un suo concerto la serata.

Ultimo giorno di festival, domenica 3 luglio, con numerosi appuntamenti, a partire dalla doppia replica dell’itinerante per ragazzi Hansel e Gretel, che si terrà nel parco di Villa Besana a Sirtori alle 11 e alle 16.30. Sempre in mattinata (alle 11, a Campsirago Residenza) spazio a un incontro su teatro e poesia moderato dal giornalista Oliviero Ponte di Pino e con Gianluigi Gherzi e Alberto Casiraghy.

Foto Giulia Lenzi

Due appuntamenti itineranti caratterizzeranno, invece, il pomeriggio. Alle 14.30 si terrà una passeggiata dadaista per le strade di Sirtori (partenza da Villa Besana). Ispirata all’illustre precedente parigino realizzato a inizio anni Venti da Breton, Éluard, Tzara e altri, la camminata vedrà Michele Pascarella condurre il pubblico in un percorso silenzioso e aperto a percepire e cogliere forme e dettagli del mondo circostante, senza compiere alcuna azione speciale, se non il semplice guardare. Il secondo appuntamento pomeridiano sarà invece proposto alle 18.30 (da Mondonico a Campsirago) dal collettivo Azioni Fuori Posto con l’itinerante e site-specific Oltrepassare. Una performance, questa, che unisce danza, scultura e suono prendendo spunto dalla relazione uomo e montagna. «Due corpi in relazione tra loro – spiegano dal festival – indagano la salita lungo il sentiero che porta dal borgo di Mondonico a quello di Campsirago, con l’aiuto di sculture sonore che, indossate come zaini, richiamano il pubblico e i passanti ad accompagnarli. Le sculture, collegate a dei microfoni posti nelle scarpe, amplificano la camminata e le differenti conformità del suolo e permettono ai due attori di insinuarsi nel paesaggio creando una vera e propria partitura di movimenti e di suoni».

Foto Vanni Napso

Per quanto riguarda la serata finale, due spettacoli diversi fra loro (uno teatrale e l’altro di danza), concludono il percorso de Il Giardino delle Esperidi. Alle 21 a Campsirago Residenza in scena Sergio di Francesca Sarteanesi, un flusso di parole intimo e affettivo di una giovane donna che si rivolge al compagno, ricordando momenti all’apparenza ordinari di una normale vita di coppia. Confessioni leggere che però lasciano un senso di malinconia, un leggero rimpianto e, tra rimorsi e assuefazione, ripercorrono la routine di una vita trascorsa con il marito. A seguire (alle 22, sul palco di Palazzo Gambassi a Campsirago) la danza della compagnia Arearea con Le mura. Sei danzatori danno vita a una performance ad alta intensità, che porta a riflettere su quanto l’ambiente urbano abbia condizionato l’agire umano. Il festival si chiuderà, poi, con una festa finale a Campsirago grazie a una Silent Disco nella natura, con tre canali e cinque dj diversi ad alternarsi.

INFORMAZIONI – I biglietti costano 15 euro (12 euro ridotto per under 20 e over 65). Per gli spettacoli di teatro per le nuove generazioni (Corpo lib(e)ro e Hansel e Gretel) c’è un biglietto unico di 8 euro. Per informazioni 039 9276070, esperidi@campsiragoresidenza.it e www.ilgiardinodelleesperidifestival.it.

Foto in apertura @ Alvise Crovato

 

 

 

 

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