“Mondovisioni”:
a Lecco e Calolziocorte i documentari selezionati da “Internazionale”

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LECCO – Dalle storie dei reporter brasiliani alle prese con la disinformazione nel Brasile di Bolsonaro alla lotta delle donne indiane nell’India settaria e maschilista, dal razzismo negli Stati Uniti con la lotta per la democratizzazione dello spazio pubblico portata avanti dal movimento Black Lives Matter alla violenza domestica nella Turchia contemporanea, fino alle migrazioni dall’Africa all’Europa e alla violenza della polizia francese durante le manifestazioni di piazza degli ultimi anni.

Sono le tematiche al centro di Mondovisioni, la rassegna realizzata da CineAgenzia e dal settimanale Internazionale che torna a Lecco grazie a Dinamo Culturale, Les Cultures e Qui Lecco Libera. Sei proiezioni in programma dal 17 marzo all’1 aprile tra lo Spazio Teatro Invito di Lecco e il Circolo Arci Spazio Condiviso di Calolziocorte con protagonisti documentari di qualità, selezionati dai maggiori festival e incentrati su temi di attualità, informazione e diritti umani.

Si parte giovedì 17 marzo alle 21 allo Spazio Teatro Invito di Lecco con The last shelter di Ousmane Samassékou. Un film ambientato nella Casa dei Migranti di Gao, in Mali, rifugio al margine meridionale del deserto del Sahara. Un luogo, questo, che accoglie le persone in transito verso il nord e verso un sogno di un futuro migliore e coloro che, invece, da quel sogno sono stati brutalmente respinti e devono fare i conti con il trauma del fallimento. Il tutto inserito in uno scenario in cui il deserto è sempre presente con il suo mormorio, le sue storie ricche di sogni ma anche di incubi.

Ci si sposta al Circolo Spazio Condiviso di Calolziocorte il giorno dopo (venerdì 18) sempre alle 21 per Writing with fire di Sushmit Ghosh e Rintu Thomas, documentario che racconta la vicenda di Khabar Lahariya, l’unica testata giornalistica dell’India gestita da donne Dalit, la casta più bassa della società. Una lotta quotidiana, quella della caporedattrice e delle reporter, per opporsi a una cultura e a una tradizione che le vuole silenziose e sottomesse.

Sarà Monopoly of violence di David Dufrense il terzo film proposto dalla rassegna, in programma giovedì 24 marzo allo Spazio Teatro Invito. Un lavoro, questo, che mette in luce la brutale repressione della polizia francese attraverso una raccolta di video amatoriali e di citizen journalist realizzati durante le manifestazioni dei gilet gialli in Francia. Immagini che porteranno un gruppo di cittadini a riflettere sulla legittimità della violenza da parte dello stato.

Il giorno seguente (venerdì 25) allo Spazio Condiviso si parlerà, invece, del Brasile di Bolsonaro alle prese con la pandemia di Covid 19. Al centro del film Sieged: the press vs denialism di Caio Cavechini un gruppo di giornalisti che tenta di raccontare gli effetti del Coronavirus sul paese combattendo, allo stesso tempo, con un presidente che diffonde materiale negazionista e disinformazione.

L’ultima settimana di Mondovisioni si apre con un tema di grande attualità e dibattito: razzismo e spazio pubblico. Il documentario The neutral ground di C.J. Hunt (in programma giovedì 31 allo Spazio Teatro Invito) racconta la discussione sulla rimozione di quattro monumenti confederati a New Orleans. Uno scontro che spacca la città: da una parte chi considera le statue parte della propria identità; dall’altra chi le condanna in quanto simbolo dello schiavismo. The neutral ground è quindi un film che interroga sull’eredità della schiavitù e sul razzismo ancora forte nell’America contemporanea e che mostra, a questo proposito, anche lo scontro tra il movimento suprematista bianco e quello di Black Lives Matter.

Ultimo film in programma è Dying to divorce di Chloe Fairweather, che verrà proiettato venerdì 1 aprile allo Spazio Condiviso. La pellicola documenta la violenza di genere e i femminicidi in una Turchia alle prese con un pericoloso arretramento dei diritti e delle libertà democratiche. Al centro del film la figura dell’avvocata Ipek Bozkurt, determinata a sfidare la violenza misogina combattendo non solo un sistema legale che garantisce ai colpevoli sentenze leggere, ma anche una repressione del dissenso senza precedenti che fa rischiare il carcere a molti avvocati.

INFORMAZIONI – Ingresso 5 euro (4 euro ridotto). Abbonamento 4 film 15 euro e 6 film 20 euro. Prenotazione consigliata alla mail dinamoculturale@autistici.org.

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