LECCO – Spettacoli, concerti, conferenze e film per celebrare Dante Alighieri a 700 anni dalla sua morte. Da giovedì 9 a lunedì 20 settembre i comuni di Lecco, Mandello Del Lario e Calolziocorte si animano con Dante Festival Lecco-Un giovane di 700 anni, un percorso multidisciplinare in grado di unire riflessione critica, creativa e approfondimenti storici.
Diversi, stando alle anticipazioni, gli appuntamenti per la kermesse organizzata da Res Musica, Comune di Lecco, Provincia di lecco e FAI Delegazione di Lecco con direzione dell’attrice Ancilla Oggioni, del musicologo Angelo Rusconi e del giornalista Gerolamo Fazzini: un cartellone che vedrà la presenza, tra gli altri, di ospiti come lo storico Franco Cardini, l’attore e regista Franco Palmieri, il saggista Franco Nembrini, il noto gruppo di musica medievale laRiverdie e di altre personalità legate a differenti forme d’arte, dalla musica allo spettacolo, fino ad arrivare al cinema.
Il programma
Apertura affidata alla conversazione letteraria tra il saggista, pedagogo e divulgatore dell’opera di Dante Franco Nembrini e Gerolamo Fazzini, dal titolo L’Alighieri. 700 anni e sembra ieri. Un incontro in programma per giovedì 9 settembre alle 21 (al Cenacolo Francescano di Lecco) e che intende riflettere sull’attualità di un poeta e uomo di cultura molto lontano nel tempo ma in grado di interrogare il presente.
Teatro protagonista, invece, del secondo appuntamento del festival, in programma venerdì 10 settembre alle 18.30 presso lo Spazio espositivo del Politecnico in via Previati. L’attore e regista Franco Palmieri presenta, infatti, il suo Dante Cabaret – Dietro le quinte della Commedia, una pièce nella quale l’attore romagnolo accompagna il pubblico a curiosare dietro le quinte della Commedia, incontrando e scoprendo personaggi, luoghi e visioni in uno spettacolo dal tono ironico e umoristico.
Ancora teatro al centro del festival: il giorno dopo (sabato 11) alle 16.30 al Cenacolo Francescano, tocca allo spettacolo per famiglie La voce di Beatrice. Come sarebbe stata? O addirittura sarebbe nata la Commedia senza Beatrice?. L’attrice Debora Mancini dà voce, qui, alla musa del Poeta, che camminando tra gli scaffali di una biblioteca cerca il suo Dante. Accanto a Mancini in scena anche il polistrumentista Daniele Longo.
In serata (alle 21) a Villa Manzoni spazio, invece, al concerto di uno dei più importanti gruppi di musica medievale a livello internazionale: laReverdie. Formato da Claudia e Lidia Caffagni, Elisabetta de Mircovich e Matteo Zenatti, il gruppo ricrea la musica del tempo di Dante, in un viaggio nei generi musicali cari al Sommo Poeta. L’esibizione sarà introdotta dal musicologo Angelo Rusconi e sempre prima del concerto (alle 20.30) verranno svelati tre ritratti a Villa Manzoni: uno di Dante, conservato presso i Musei Civici e utilizzato come immagine del festival, e due ritratti di Petrarca e di Manzoni.
La direttrice artistica del festival Ancilla Oggioni è protagonista, invece, dello spettacolo tra parole e musica dedicato alla Vita Nova. L’appuntamento, in programma domenica 12 settembre alle 18 presso il Chiostro antico della Canonica di San Nicolò, si compone di un percorso poetico e musicale incentrato sull’incontro di Dante con Beatrice e sull’itinerario interiore segnato dalla morte della donna, che sarà poi trasfigurata nei versi della Commedia. Sul palco con l’attrice Ancilla Oggioni anche Elisabetta de Mircovich (voce, viella, symphonia e campane medievali).
Ci si sposta al Civico Planetario lunedì 13 settembre alle 21 e alle 22.30, quando Loris Lazzati del gruppo Astrofili Deep Space Lecco terrà una proiezione-conferenza dedicata all’astronomia dantesca e dal titolo In viaggio con Dante: i paesaggi celesti del Purgatorio.
Martedì 14 settembre alle 21 (all’Auditorium Casa dell’Economia) uno degli incontri più interessanti dell’intero festival: quello con uno dei più importanti medievisti italiani, Franco Cardini. Ordinario di Storia Medievale presso l’Università di Firenze, Cardini terrà una conferenza intitolata Dante e l’Islam, al centro le influenze avute dai testi di cultura islamica sulla Divina Commedia. «Le analogie tra il Liber (Liber Scalae, opera araba ispirata alla leggenda dell’ascensione di Maometto n.d.r) e la Divina Commedia – spiega il medievista – sono tali e tante ormai da consentirci di affermare con certezza che l’ascensione del Profeta, ritessuta e rinarrata attraverso una serie di successivi racconti, sia uno dei fondamenti – il più profondo forse –del più grande poema del medioevo occidentale».
Sarà il cinema – con la proiezione di una perla del cinema muto – al centro dell’appuntamento di giovedì 16 alle 21 in Sala Ticozzi. Stiamo parlando de L’Inferno, girato nel 1911 da Giuseppe Berardi e Arturo Busnengo: un film restaurato e presentato alla Biennale del Cinema di Venezia nel 2004 grazie all’intervento del regista Ettore Pasculli, che sarà presente in sala. Ad arricchire la serata anche la proiezione di alcune parti di un altro film girato sempre nel 1911 e proprio nella città manzoniana.
Il giorno successivo (venerdì 17), alle 21 a Palazzo del Commercio, è la volta dell’incontro con il professor Stefano Motta, che a Dante Festival propone una conferenza che intende indagare i legami tra Dante, Manzoni e Stoppani, intitolata Dante, Manzoni, Stoppani e le montagne di Lecco.
Ci si sposta dal capoluogo a Calolziocorte e Mandello del Lario il fine settimana del 18 e 19 settembre. Sabato 18 alle 21 il Santuario di Santa Maria del Lavello di Caloziocorte accoglie, infatti, il concerto di canti gregoriani dell’Ensemble More Antiquo, diretto da Giovanni Conti. «Il programma – spiegano dal festival – è incentrato sul tema della misericordia che, richiesta in gioventù alla donna amata, trova nella Commedia un compimento in Maria. Le arcane melodie gregoriane sono valorizzate con suggestive mises en espace».
Sarà invece la Chiesa di San Giorgio di Mandello a ospitare, domenica 19 alle 17, uno dei gruppi più rinomati a livello internazionale nell’interpretazione del canto gregoriano: i Cantori Gregoriani. Il concerto, diretto da Fulvio Rampi e intitolato Il sacro suono. Il canto gregoriano nella Commedia, metterà in relazione i brani musicali con l’Apocalisse, dipinto presente sulle pareti della chiesa.
Si torna a Lecco, infine, per la chiusura affidata alla conferenza dell’astrofisico Sperello Alighieri, discendente diretto del Poeta. Un intervento dal titolo La cosmografia dantesca tra antico e moderno, in programma per lunedì 20 settembre alle 21 e alle 22.30 al Planetario e nel quale lo scienziato mostrerà con esempi come Dante si trovasse a metà tra le credenze antiche e le conoscenze moderne.
INFORMAZIONI – Tutti gli eventi sono a prenotazione obbligatoria sul sito www.dantefestivallecco.it e l’accesso è riservato ai possessori di Certificazioni Verde Covid 19. Per info: dantefestival@gmail.com