LECCO – Il professore di Fisica sperimentale all’Università degli Studi di Padova Alessandro De Angelis e la docente di Tecnologia dell’Architettura al Politecnico di Milano Ingrid Paoletti. Questi gli ospiti degli ultimi due appuntamenti di agosto della libreria Parole nel Tempo di Lecco: due incontri di alto livello e che vedranno i docenti universitari presentare i volumi I diciotto anni migliori della mia vita. Galileo a Padova e Siate materialisti!, rispettivamente il 26 e il 31 di agosto nel giardino interno della libreria.
Prima presentazione quella di giovedì 26 alle 18 con protagonista il fisico teorico e professione ordinario a Padova Alessandro De Angelis, studioso di levatura internazionale che a Lecco presenterà il suo romanzo d’esordio: I diciotto anni migliori della mia vita. Galileo a Padova (Castelvecchi). Un libro, questo, che ci racconta di un Galileo poco conosciuto, imperfetto: scienziato geniale ma anche attaccabrighe, bevitore e frequentatore di bordelli. E non solo: autore a Pisa di un poemetto contro i professori e accusato a Bologna di aver mentito sul curriculum. Nonostante questo, quando nel 1592 (a ventotto anni) ottiene la prestigiosa cattedra di Matematica a Padova, Galileo riesce a fare il suo ingresso nel milieu della cultura e della politica mondiali e a puntare il cannone occhiale verso il cielo, cosa che gli permetterà di fare quelle osservazioni che cambieranno la storia del mondo. Un romanzo scritto da un docente di quella stessa Università nella quale Galileo ha fondato la scienza moderna e «che – si legge nella scheda editoriale – poggiando su una rigorosa ricerca storica, gioca sul confine tra fiction e non-fiction e racconta i diciotto anni scapigliati e burrascosi che Galileo definirà i migliori di tutta la mia età».
Sarà invece Ingrid Paoletti, professoressa di Tecnologia dell’Architettura, la protagonista dell’incontro di martedì 31, sempre alle 18. La docente del Politecnico di Milano presenterà il suo saggio Siate materialisti! (Einaudi): un volume che intende sfatare un luogo comune molto pericoloso, ossia quello che rappresenta la società digitale come eterea e senza sostanza, in grado di avvolgere il nostro pianeta senza impattarvi. Nel suo libro, Ingrid Paoletti spiega come il digitale, in realtà, consumi suolo ed energia e produca scarti, tornando a noi come un boomerang. La docente ritiene infatti che si possa progettare in equilibrio con le risorse, la natura e la cultura materiale, «ridando senso – si legge nella presentazione del volume – alla materialità delle cose con cui interagiamo quotidianamente e sfumando le categorie di naturale e artificiale, fisico e digitale, uomo e ambiente. In questo modo non solo usiamo al meglio le informazioni che oggi possediamo, ma confrontandoci con la nostra comunità facciamo sbocciare una nuova forma di attivismo».
INFORMAZIONI – Gli eventi si svolgeranno all’aperto (in caso di pioggia all’interno della libreria). È gradita la prenotazione all’indirizzo e-mail della libreria: parole-nel-tempo@libero.it.
