LECCO – Il musicista e scrittore Massimo Zamboni porta alla scoperta della Mongolia, paese meta di due suoi straordinari viaggi, mentre Vasco Brondi, già Le luci della centrale elettrica, presenta il suo libro “Terra, diario di lavorazione o la gloriosa autostrada dei ripensamenti”. Due grandi nomi della musica italiana, ospiti rispettivamente venerdì 25 e sabato 26 settembre della 23^ edizione di Immagimondo, il festival di viaggi, luoghi e culture organizzato da Les Cultures Onlus e in programma nel lecchese sino al prossimo 3 ottobre.
Due serate, dicevamo, che dal festival definiscono imperdibili e che si aprono con l’appuntamento che venerdì alle 20.45 porta nel Parco di Villa Badoni di Lecco (in caso di maltempo Spazio OtoLab) un volto storico della musica punk e alternative rock italiana. Si tratta, come anticipato, del chitarrista e compositore di CCCP e dei CSI Massimo Zamboni, che a Immagimondo porta il racconto di un viaggio intrapreso nel 1999 e poi di nuovo venti anni dopo in terra mongolica. È il 1996 quando Zamboni e la compagna Daniela partono per un itinerario che risulterà fondamentale sia per la carriera artistica – segnerà la nascita del disco di maggior successo dei CSI “Tabula Rasa Elettrificata” – che per la vita privata del musicista, dato che proprio in Mongolia la coppia deciderà di avere un figlio. Caterina nascerà due anni dopo «con una macchia – anticipano dalla kermesse – inequivocabile, un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo: la macchia mongolica». A vent’anni da quell’esperienza, poi, un ritorno in Mongolia per il musicista, questa volta accompagnato da Caterina: un punto di partenza, i due viaggi, per il reading musicale lecchese, per l’occasione seguito dalla proiezione del nuovissimo documentario La macchia mongolica, diretto da Piergiorgio Casotti, anche lui presente a Villa Badoni.
Ci si sposta allo Spazio OtoLab di Lecco, invece, sabato 26 alle 21, quando protagonista è Vasco Brondi, musicista e cantautore che nel 2007 ha dato vita al progetto “Le luci della centrale elettrica”. Un appuntamento, questo, che vedrà il musicista presentare il suo libro “Terra, diario di lavorazione o la gloriosa autostrada dei ripensamenti”, dialogare con lo scrittore Andrea Gentile ed eseguire alcuni brani in acustico. Tra chiacchiere e divagazioni musicali, la serata prenderà le mosse proprio da “Terra”, l’ultimo disco de Le luci della centrale elettrica, uscito nel 2017: «un album – come spiegano gli organizzatori – che non solo ha tracciato un ulteriore movimento nel cammino artistico del cantautore, ma che ha rappresentato la tappa conclusiva di un progetto chiuso ufficialmente l’anno successivo». Da quel disco, nel 2019 è uscito il libro “Terra, diario di lavorazione o la gloriosa autostrada dei ripensamenti” (La Nave di Teseo), che ripercorre le divagazioni avvenute nei quasi due anni di scrittura e registrazione in studio del disco, tra incontri, letture, ascolti, camminate e paesaggi. «Un diario che rivela – concludono – la materia dei giorni all’origine dell’album, permettendo di accedere alla parte più intima dell’artista».
INFORMAZIONI – L’ingresso all’evento con Massimo Zamboni costa 10 euro: prenotazione obbligatoria scrivendo a immagimondo@lescultures.it (prevendita online su www.eventbrite.it). L’evento con Vasco Brondi prevede la sottoscrizione all’Associazione Les Cultures: per tesserarsi visitare il sito www.immagimondo.it; quota associativa 10 € adulti – 5 € studenti fino a 25 anni. La prenotazione è obbligatoria: immagimondo@lescultures.it.
Per conoscere il programma con tutti gli appuntamenti di questa edizione del festival visitare il sito www.immagimondo.it. Per informazioni: Les Cultures ONLUS | 0341284828 | immagimondo@lescultures.it. Ai partecipanti sarà rilevata la temperatura corporea; sarà obbligatoria la mascherina dall’ingresso al raggiungimento del posto e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso. Al fine di evitare assembramenti, si chiede di presentarsi con almeno 15 minuti di anticipo rispetto all’orario di inizio.