LECCO – Un gruppo eterogeneo di letterati, artisti, musicisti, qui uniti dal desiderio di opporsi al gusto dominante e alla tradizione, dal desiderio di aprirsi – in un’Italia appena unificata – ai modelli europei, dalla volontà di difendere l’autonomia dell’arte, l’immediatezza d’espressione. Una battaglia antiborghese, anticonformista, capace di anticipare le avanguardie novecentesche e le scelte espressive dell’età contemporanea. Si tratta della Scapigliatura, movimento culturale nato in ambito letterario nell’Italia nella seconda metà del XIX secolo, presto approdato all’arte e oggi protagonista di una nuova esposizione lecchese.
Un percorso dal titolo La Scapigliatura. Una generazione contro e che attraverso 80 opere tra pitture e sculture intende proseguire l’indagine che il Comune di Lecco e il Sistema Museale Lecchese stanno conducendo sull’arte dell’Ottocento italiano. Dopo L’Ottocento lombardo e I Macchiaioli. Storia di una rivoluzione, dal 19 settembre 2020 al 10 gennaio 2021 Palazzo delle Paure di Lecco accoglie, infatti, un racconto a tutto tondo che a partire dalle arti visive approda alle altre forme espressive e che indaga il ruolo avuto dalla Scapigliatura nello sviluppo culturale del territorio lariano.
Curata dalla storica dell’arte Simona Bartolena e prodotta e realizzata da ViDi – Visit Different, l’esposizione raccoglie opere provenienti da musei pubblici e collezioni private e conta sulla presenza di alcuni dei maggiori esponenti di questo movimento, da Tranquillo Cremona a Daniele Ranzoni, passando per Giuseppe Grandi. Un percorso, questo lecchese, che di sala in sala mette in luce i diversi momenti e le differenti personalità che hanno caratterizzato la Scapigliatura, dalle origini del movimento pittorico – con opere, tra gli altri, di Giovanni Carnovali detto il Piccio e di Federico Faruffini – all’eredità di un’esperienza che condizionerà la ricerca di futuri divisionisti come Pellizza da Volpedo e Segantini. «Un complesso e suggestivo gioco di rimandi – come spiegano gli organizzatori – in un dialogo serrato, in cui i temi macabri e scuri della letteratura accompagnano, talvolta in sensibile contrasto, i toni lievi e fioriti della pittura e il realismo tematico della scultura, conducendo i visitatori nel clima tormentato e instabile di un movimento, nato e cresciuto tra Milano e Torino ma dalle attitudini internazionali».
Centrale nella mostra, come detto, anche l’impatto avuto dalla Scapigliatura sul territorio lecchese – in particolare grazie alle figure di Antonio Ghislanzoni e Amilcare Ponchielli – e comasco, con la presenza di Villa Pisani-Dossi dello scrittore Carlo Dossi (1849-1910), progettata dal pittore, incisore e architetto Luigi Conconi, di cui la mostra accoglie diverse opere.
INFORMAZIONI – LA SCAPIGLIATURA. Una generazione contro | Lecco, Palazzo delle Paure, 19 settembre 2020 – 10 gennaio 2021. Sul sito www.vidicultural.it è possibile scaricare l’audioguida (costo 1 euro), a cura di Simona Bartolena, propedeutica e di supporto alla visita. Ingresso: 8 euro intero, 6 euro ridotto. Orari: mercoledì 14-18, giovedì e venerdì 10 -13 e 14-18, sabato e domenica 10-18. Gli accessi alla mostra saranno regolati in base alle vigenti norme anti Covid-19.
APPROFONDIMENTI – Collaterali alla mostra tre approfondimenti sempre a cura di Simona Bartolena. In programma per giovedì 22 ottobre alle 21 (nella sala conferenze di Palazzo delle Paure) la conferenza che intende inquadrare il movimento culturale protagonista del percorso espositivo: “La Scapigliatura: una generazione contro. Origini e diffusione del movimento scapigliato“. Fissata per il 19 novembre alle 21, invece, una serata speciale, che vedrà la curatrice Bartolena dialogare con l’attore Alessandro Pazzi su “La Scapigliatura e le arti sorelle. Dialogo tra arte e letteratura“: una conduzione a due voci che, alternando i punti di vista, propone un modo nuovo e piacevole di indagare la storia dell’arte e della letteratura. Infine l’appuntamento di giovedì 3 dicembre alle 21 con la conferenza che vedrà Bartolena approfondire “Il futuro della Scapigliatura: diffusione ed eredità del movimento scapigliato“. La partecipazione alle serate è gratuita (massimo 30 persone), obbligatoria la prenotazione all’indirizzo segreteria@vidicultural.com (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18).