ONLINE – Un romanzo che racconta il destino di migliaia di bambini costretti dalla povertà ad affrontare un viaggio a piedi tra le montagne, destinazione le fattorie dell’Alta Svevia. Ad accoglierli, però, saranno i mercati del bestiame e il duro lavoro. Si tratta de I bambini di Svevia, libro scritto da Romina Casagrande e protagonista di un nuovo appuntamento con IterFestival, la rassegna promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, curata da Lo Sciame Libri di Arcore e in programma online fino al 19 aprile.
Un’edizione che, come vi abbiamo già raccontato, non si è fermata dinanzi all’emergenza Covid-19 e che in queste settimane sta trasmettendo via streaming (sul sito www.villagreppi.it) tutti gli appuntamenti in cartellone.
Venerdì 3 aprile si è tenuto l’incontro con Romina Casagrande, insegnante di Merano che per Garzanti firma il suo romanzo d’esordio, protagonista dell’imminente presentazione. Un libro, questo, che riporta alla luce una vicenda lungamente dimenticata: il destino di tutti quei bambini della Val Venosta, in Alto Adige, che hanno lasciato le loro case alla volta della Svevia, nel sud della Germania, alla ricerca di una vita migliore. Credevano di trovare prati verdi e tavole imbandite. Hanno incontrato duro lavoro per un solo tozzo di pane. Un fenomeno che si è protratto fino alla prima metà del Novecento e che viene raccontato, qui, attraverso i ricordi di una di questi bambini: Edna.
La chiacchierata virtuale con l’autrice è stata ospitata su Il Flâneur, sin dalla prima edizione media partner della kermesse letteraria. Per visionare il video cliccare su play.