LECCO – Un fine settimana per visitare gratuitamente le collezioni d’arte conservate negli spazi di Palazzo delle Paure, a Lecco, e per conoscere nel dettaglio l’arte di Fabrizio Dusi. Il Sistema Museale Urbano Lecchese aderisce alle Giornate Europee del Patrimonio (GEP) invitando la cittadinanza a scoprire l’arte contemporanea conservata in città: un’iniziativa, le Giornate del Patrimonio, promossa dal 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con lo scopo di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio culturale tra le nazioni dell’Unione e in programma per sabato 21 e domenica 22 settembre 2019.
Due giorni, dicevamo, per addentrarsi tra le sale di Palazzo delle Paure, edificio che oltre alle esposizioni temporanee ospita, al secondo piano e accanto alla Sezione di Grafica e Fotografia, la collezione permanente d’Arte Contemporanea. Presenti nelle sue sale opere di importanti artisti locali quali Giancarlo Vitali, Tino Stefanoni e Gianni Secomandi e pezzi donati al museo da alcuni tra i maggiori artisti italiani contemporanei, da Enrico Baj a Giò Pomodoro, da Enrico Castellani a Mimmo Rotella.
Ma, come anticipato, l’iniziativa sarà anche l’occasione per conoscere meglio Fabrizio Dusi, ceramista le cui opere sono state esposte alla Bocconi Art Gallery, ad Artefiera di Bologna e alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. In programma per sabato 21 alle 18, nello specifico, la presentazione ufficiale di un suo lavoro, entrato di recente nella collezione d’arte del museo: si tratta di Flag. Bla bla bla, installazione al neon che, com’è nello stile dell’artista nato a Sondrio, pone al centro l’incomunicabilità tipica del mondo moderno e vi aggiunge una riflessione sul controverso tema dell’identità nazionale. Composta da tre fili di neon sovrapposti con i colori della bandiera italiana in sequenza, l’opera rientra infatti nella serie Bla bla bla, la più rappresentativa della poetica di Dusi.
«La bandiera, simbolo fondativo e inviolabile della nazione, emblema di libertà, democrazia e uguaglianza, vessillo in cui riconoscersi, in Dusi – scrive la critica d’arte Chiara Gatti – vuole essere metafora ironica e pungente di uno stato di loquacità permanente, che allude al fiume di parole che, pronunciate in nome del paese, ma senza un reale messaggio di unità, finiscono per svuotarsi di senso, impoverendosi come discorsi vacui. Una riflessione fluorescente – continua – sulla necessità di recuperare una memoria collettiva, contro le intolleranze, le spaccature, i diritti calpestati e gli ossessivi bla bla bla da social media».
In programma per domenica, infine, il laboratorio didattico Immagina la tua bandiera, rivolto ai bambini dai 6 agli 11 anni e fissato sia per le 15 che per le 17 nell’aula didattica del piano terra. I laboratori sono gratuiti e per ciascuno è previsto un numero massimo di 20 partecipanti (per prenotare 0341 481247-49, biblioteca.musei@comune.lecco.it).