LECCO – È uno degli storici italiani più autorevoli ed è sicuramente l’ospite di punta degli appuntamenti in programma alla libreria Parole nel Tempo di Lecco per il mese di settembre. Stiamo parlando del professor Massimo Firpo, docente della Scuola Normale Superiore di Pisa che lunedì 16 settembre alle 18 presenterà il suo L’eretico che salvò la Chiesa. Il cardinale Giovanni Morone e le origini della Controriforma (Torino, Einaudi, 2019), scritto con Germano Maifreda. E poi, per il resto del mese, altri due eventi alla libreria lecchese: l’incontro con Micaela Tirinzoni, attesa per giovedì 19 alle 18 per parlare del suo ultimo romanzo breve, Il blu oltre il mare (Edizioni DrawUp, 2019), e la conferenza 1989-90: La rivoluzione pacifica. Dalla caduta del muro di Berlino alla riunificazione del professor Giorgio Motta (Liceo Classico e Linguistico “Alessandro Manzoni” di Lecco), fissata per venerdì 27 settembre alle 18.
Andando con ordine, c’è grande attesa per l’incontro con Massimo Firpo, uno dei più importanti studiosi a livello internazionale della vita religiosa del ‘500 in Italia, dei movimenti ereticali, dell’Inquisizione, della Riforma in Italia nel XVI secolo e dei rapporti fra arte e dissenso religioso. Lo storico, dal 1986 professore ordinario di Storia Moderna prima alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino e poi alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia dei Lincei di Roma ed è tra i direttori della Rivista storica italiana e dell’Istituto nazionale di studi sul Rinascimento di Firenze. Oltre ad aver svolto attività di ricerca e di insegnamento presso la Newberry Library di Chicago, la Cornell University di Ithaca e l’Università di Oxford (dove nel 2006 ha tenuto le prestigiose Isaiah Berlin Lectures), Firpo è un’autorevole firma delle pagine culturali de Il Sole24Ore. Uno studioso di spessore assoluto, quindi, che lunedì 19 alle 18 presenterà il suo ultimo lavoro, un volume realizzato insieme a Germano Maifreda e dedicato alla figura di Giovanni Morone, due volte legato papale al concilio di Trento e oggetto di gravi accuse di eresia sfociate in due processi inquisitoriali voluti dai papi del suo tempo, Paolo IV (che lo rinchiuse per oltre due anni in Castel Sant’Angelo) e Pio V. Salvato dalla condanna solamente grazie all’appoggio dei sovrani asburgici (il re di Spagna Filippo II e l’imperatore Ferdinando I), Morone tornerà al ruolo di grande diplomatico, in grado di tenere le redini dei principali avvenimenti del tempo, dalla costruzione dell’alleanza che porterà alla battaglia di Lepanto fino alla crisi della repubblica di Genova.
Gli appuntamenti in libreria proseguono giovedì 19, sempre alle 18, con la presentazione dell’ultimo romanzo dell’autrice lecchese Micaela Tirinzoni, Il blu oltre il mare. Il libro racconta di una giovane donna, insegnante di tedesco in un liceo, e del suo compagno Andrea: di ritorno da un viaggio in Messico, i due devono fare i conti con una grave malattia che colpisce l’occhio della donna. «Lo svolgersi degli eventi – si legge nella presentazione del libro – e un flusso di pensieri di rabbia e sgomento, frammisti a sogno e stupore, scorrono inesorabili nei suoi incantevoli occhi blu e trasportano il lettore verso un finale che lascia libera la sensibilità interpretativa e l’approccio personale alla speranza. Attraverso le vicende di una donna e della sua famiglia, le sue paure e le sue alterne situazioni interiori, Micaela Tirinzoni confeziona un romanzo breve, denso di grazia ed emotività, avvalendosi di una scrittura limpida e tuttavia profonda».
Ultimo evento in programma per il mese di settembre sarà la conferenza 1989-90: La rivoluzione pacifica. Dalla caduta del muro di Berlino alla riunificazione del docente del Liceo classico e Linguistico di Manzoni di Lecco Giorgio Motta. In programma venerdì 27 settembre alle 18 e organizzato per i trent’anni dalla caduta del Muro di Berlino, con l’ausilio di immagini e filmati l’incontro vedrà il professor Motta ripercorrere le tappe fondamentali che hanno portato ai memorabili eventi del 1989, dalla Perestroika di Gorbaciov all’apertura della cortina di ferro tra Ungheria e Austria, dai primi movimenti di dissenso nella DDR alla costituzione di un movimento civico di opposizione, dall’euforia per la caduta del muro all’entusiasmo per le prime libere elezioni e al sogno di un facile benessere, fino ad arrivare alla disillusione e alla successiva Ostalgie.