CAMPSIRAGO – Tre giorni di spettacoli, con due prime nazionali, la presentazione di uno studio, la presenza della giovane compagnia belga bolognaprocess, due performer acclamati dalla critica e il concerto di Luca Maria Baldini. Si chiude così Il Giardino delle Esperidi Festival 2019, la rassegna di teatro nel paesaggio organizzata da Campsirago Residenza e che dallo scorso 21 giugno sta facendo tappa nei diversi comuni del Monte di Brianza (Colle Brianza, Ello, Olgiate Molgora e Galbiate). Un festival giunto, quest’anno, alla sua 25^ edizione e che da venerdì 5 a domenica 7 luglio ha in programma l’ultimo, ricco fine settimana di appuntamenti.
Ad aprire la serata di venerdì 5 luglio è la danzatrice Chiara Ameglio (alle 21, a Casa Gola di Olgiate Molgora), di ritorno al festival per presentare il suo primo lavoro come coreografa e autrice: TRIEB_L’indagine, spettacolo di teatro danza prodotto da Fattoria Vittadini e Campsirago Residenza e che vuole essere una riflessione sull’unicità e complessità della persona e sulla coesistenza, in ogni individuo, sia di luce che di ombra. Si resta sempre a Olgiate – ma ci si sposta a Villa Sommi Picenardi – alle 22.30, quando va in scena la prima nazionale di Angst. Il dramma perfetto di Giulietta De Bernardi, produzione ScarlattineTeatro e Campsirago Residenza: liberamente ispirato al romanzo Paura di Stefan Zweig e all’omonimo film di Roberto Rossellini, lo spettacolo si preannuncia come un viaggio negli abissi di un’esistenza, «un cammino – come anticipano dal festival – che rivela la parte più fragile dell’io, quella che trema nell’incertezza e nell’ossessione dei sensi di colpa, reali o immaginari».
Prima nazionale anche sabato 6 luglio, quando alle 21 Casa Gola di Olgiate ospita Piccola patria di Lucia Franchi e Luca Ricci, regia di Luca Ricci, produzione CapoTrave. Uno spettacolo, questo, che coinvolge tre attori e che si divide in tre momenti: il giorno prima, il giorno stesso e il giorno successivo a un referendum locale in cui si chiede agli abitanti di un luogo non identificato se intendano staccarsi dall’Italia e proclamare l’indipendenza della loro antica Repubblica. «Ne emergono – si legge nella presentazione della pièce – conflitti familiari, perché quando si rompe qualcosa, altri cocci si creano incidentalmente e ogni lacerazione ne porta altre». E sempre sabato sera – ma alle 22.30, nella sala civica di Olgiate – tocca anche a Filippo Michelangelo Ceredi in Between me and P., spettacolo in cui l’attore svizzero porta in scena il suo personale dramma familiare: aveva soli cinque anni quando suo fratello Pietro, ventiduenne, decise di lasciare casa e sparire nel silenzio più assoluto.
Venendo a domenica, dopo lo spettacolo dedicato alla primissima infanzia Sisale di ScarlattineTeatro (fissato per le 11 nella yurta della frazione Bestetto di Colle Brianza), il pomeriggio ha in serbo una nuova e ultima occasione per prendere parte ad Alberi maestri, performance itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante (alle 17.30). Poi, in serata, gran finale di festival in programma, come da tradizione, sui palchi sospesi di Campsirago Residenza. Sarà presentato in forma di studio il primo degli spettacoli, fissato per le 21: in scena Antonello Cassinotti con BEUYS ovvero del territorio utopico dell’energia naturale di delleAli Teatro, pièce dedicata al pittore, scultore e performer tedesco Joseph Beuys, «precursore attivo – spiegano dalla compagnia – di quelle problematiche economiche, sociali, ambientali, politiche e culturali che oggi dilaniano il pianeta terra creando la sua famosa Living Sculpture. Più di ogni altro artista – continuano – ha saputo e voluto incarnare la figura umana del superamento dell’arte, tendendo i propri sforzi in direzione del territorio utopico dell’energia naturale e della comunicazione spirituale».
E ancora, alle 21.30, il debutto in prima regionale di Medea. Live in Corinth di e con Elena De Carolis: uno spettacolo a brani costruito come un concerto e ispirato al Medea di Christa Wolf. Si prosegue alle 22.30 con la giovane compagnia belga bolognaprocess, finalista Premio Scenario Periferie 2019 e in scena con ANTICORPI – Studio, un viaggio-inchiesta attraverso quattro paesi europei per raccontare i giovani militanti neo-nazionalisti. Tre attori – un italiano, un francese e un greco – invitano il pubblico a una conferenza, parlano del rapporto tra i giovani e le estreme destre in Europa, aggiungono cenni autobiografici, conducono la riflessione verso una domanda inquietante: sono rimasti sedotti anche loro dall’oggetto della loro ricerca?
Infine, a chiusura della serata e dell’intero festival, la musica di Luca Maria Baldini, musicista, sound designer e artista che spazia dall’elettronica al postrock/shoegaze, dal minimalismo alla neo-classica, e la cui ricerca vede la contaminazione tra musica elettronica, strumenti analogici e sound design.
INFORMAZIONI E BIGLIETTI – Primo spettacolo della serata 12 euro (ridotto per under 26 e over 65 10 euro, biglietto cortesia per residenti e disabili 3 euro); ogni biglietto successivo nella stessa serata 8 euro (ridotto 5 euro e cortesia 3 euro). Abbonamento: 5 spettacoli 40 euro. Ulteriori informazioni: www.ilgiardinodelleesperidifestival.it | Prenotazioni: 039 92 76 070 e esperidi@campsiragoresidenza.it.