OLGINATE – Ci sarà Alessandro Manca, studioso della beat generation e autore del volume I figli dello stupore. La beat generation italiana. E poi, accanto a lui, l’artista Massimo Monteleone, collaboratore di Alberto Casiraghy. Infine, com’è nel format dell’iniziativa, la musica, con il duo composto da Marco Carisaghi e Roberto Mazza. Si tratta del secondo appuntamento con INCONTRI D’AUTORE editoria poesia musica e performance, promosso dall’Associazione Santa Maria la Vite-Giuditta Podestà e dal Comune di Olginate. In programma per sabato 25 maggio alle 21, l’iniziativa avrà come location il Convento di Santa Maria la Vite di Olginate e proporrà, come sottolinea il titolo, degli incontri inediti tra diverse forme di espressione, dalla scrittura al disegno, passando per la musica.
Atteso, come detto, Alessandro Manca, che nel suo libro raccoglie, come fosse un’antologia, il meglio della poesia underground tricolore degli anni ’60 e ’70. Un’opera, questa, che colma un vuoto e che mette in luce una fase storica in parte sottovalutata: «parlare di “beat” italiano – scrive infatti l’autore nell’introduzione – significa in primis entrare in un territorio minato. Sminarlo è il primo compito».
Autore di racconti e aforismi e insieme artista, Massimo Monteleone è il secondo ospite della serata: milanese, sin da giovane dimostra una forte predisposizione per il disegno. Attivo in campo grafico, negli anni Ottanta prende spunto e materiali dal lavoro per dare forma alle sue opere, soprattutto collage e disegni, e nel 2008 inizia a collaborare con Alberto Casiraghy delle edizioni Pulcinoelefante.
Infine i musicisti: Interazioni sonore, come le hanno chiamate gli organizzatori, tra il polistrumentista, liutaio, inventore di strumenti musicali e performer di teatro Butoh Marco Casiraghi e il musicista e compositore Roberto Mazza, oboista e suonatore d’arpa celtica. Da tempo attivo nella ricerca nel campo della liuteria antica, Casiraghi ricostruisce strumenti del Medioevo e della tradizione popolare e negli anni ha preso parte alla formazione di gruppi dediti proprio alla riproposizione dei repertori medievale e rinascimentale. Fiatista, negli anni Settanta, del gruppo Telaio magnetico guidato da Franco Battiato, Roberto Mazza si dedica allo studio della musica tradizionale inglese e scozzese. Poi, a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, la collaborazione con l’arpista Vincenzo Zitello, che lo porta a esibirsi un po’ in tutta Italia e ad appassionarsi all’arpa celtica.