LECCO – Stefano Zecchi, Luigi Ballerini, Javier Sierra e Pietro Grasso: si apre così, con nomi di primo piano, la decima edizione di Leggermente, la rassegna letteraria organizzata e promossa da Assocultura Confcormercio Lecco e in programma dal 12 al 24 marzo. Un’anteprima significativa, come la definiscono gli organizzatori, che prende il via martedì 12 alle 18, quando la sala conferenze di Palazzo Falck accoglie il romanziere, saggista e docente di estetica presso l’Università degli Studi di Milano Stefano Zecchi, a Lecco per presentare il suo ultimo libro: L’amore nel fuoco della guerra, edito da Mondadori. Un terzo tassello, il volume, per la trilogia che Zecchi ha dedicato alla complicata questione giuliano-dalmata: dopo Quando ci batteva forte il cuore, ambientato nella Pola dell’esodo istriano, e Rose bianche a Fiume, questa volta la scena si svolge in quella che è stata definita la Dresda italiana: si tratta di Zara, splendida città cosmopolita, con la bellezza dei suoi campielli, delle chiese, dei palazzi affacciati sul mare. Una città colpita duramente dalla Storia, stretta tra l’avanzata nazista e quella titina, vittima su tutti i fronti. Un’ambientazione, la dalmata Zara, che fa da sfondo a una storia d’amore: «un amore complicato – come si legge nella presentazione del libro – e doloroso, attraversato da tradimenti e congiure in quegli anni difficili, che s’intreccia con la passione politica per la terra dalmata».
Si sconfina a Mandello del Lario, invece, mercoledì 13 marzo alle 21, quando il Cinema Teatro Fabrizio De André ospita lo scrittore e psicanalista Luigi Ballerini, a Leggermente per parlare del suo Chioccia, tigre, elicottero, spazzaneve. Quale genitore per i nostri figli? (San Paolo Edizioni). Un volume, questo, che riflette sulla difficoltà di essere genitori: qualcosa che non si può imparare a un corso e a cui non si è mai del tutto preparati. Una situazione di incertezza che ci porta ad adottare modelli di comportamento ripetitivi, stereotipati e insieme fluidi, soggetti a contaminazioni, dal genitore chioccia a quello tigre.
Arriva alla sede lecchese del Politecnico di Milano, invece, il Dan Brown spagnolo: si tratta di Javier Sierra, autore del best seller La cena segreta e protagonista, alle 11 (aula 1.03 del primo piano) di una lectio dedicata proprio al suo celebre romanzo e pensata in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Sì, perché è proprio l’opera vinciana di Santa Maria delle Grazie la protagonista del libro di Sierra: ambientato sul finire del XV secolo, il romanzo vede il frate Agustín Leyre, inquisitore domenicano esperto nell’interpretazione di messaggi cifrati, giungere a Milano per sovrintendere alle ultime fasi della preparazione dell’affresco di Leonardo, l’Ultima Cena. Ciò che ha attirato l’attenzione dell’inquisitore sono alcune anomalie in una raffigurazione che non sembra presentare il consueto alone di santità e che mostra lo stesso artista all’interno della scena sacra e mentre volge le spalle a Cristo.
Infine, dopo la mattinata di venerdì 15 marzo (alle 8.30, sala Capriate di Palazzo Falck) in compagnia del pedagogo Raffaele Mantegazza, alle 21 l’auditorium Casa dell’Economia della Camera di Commercio di Lecco ospita l’ex presidente del Senato nonché ex magistrato Pietro Grasso, per anni in prima linea nella lotta alla mafia. Un appuntamento durante il quale si parlerà di Storie di sangue, amici e fantasmi – Ricordi di mafia, volume edito da Feltrinelli a più di venticinque dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Una serata durante la quale si ripercorreranno le strade di Palermo, l’aula del Maxiprocesso, le campagne rifugio dei latitanti «e le tante, troppe, scene del crimine – si legge nella presentazione del volume – in cui Grasso ha dovuto scorgere il cadavere di uomini dello Stato trucidati dalla mafia, di amici portati via troppo presto».