BARZIO – Un libro che racconta l’importanza della ricerca medica, nato da un incontro casuale tra gli autori Riccardo Betti ed Ettore Biagi. Si tratta di In punta di piedi, il volume edito da Ibiskos che sarà presentato a Barzio mercoledì 6 agosto, a partire dalle 21. Un appuntamento, questo, in programma all’interno di palazzo Manzoni e promosso dalla libreria Einaudi di Lecco in collaborazione con la Biblioteca di Barzio, nell’ambito delle iniziative dell’Estate Barziese 2014. Autori del libro, come anticipato, Riccardo Betti (scomparso nel 2011) e Ettore Biagi, ai quali si è aggiunta in seguito anche Fabiola Abbate, moglie di Betti e presente, insieme a Biagi, durante la serata.
In punta di piedi è un volume, dicevamo, nato da un incontro casuale: è, infatti, il 2009 quando Ettore Biagi fa la conoscenza di Riccardo Betti, a Merate. Biagi, nato a Lecco nel 1970, è pediatra, ricercatore e professore presso l’università di Milano-Bicocca e dottore in ricerca di Oncoematologia Pediatrica (attualmente è Direttore Medico della sezione di Terapia Molecolare del laboratorio M. Tettamanti e del laboratorio di terapia cellulare e genica S. Verri); Betti, nato a Roma nel 1960, è inizialmente fotografo, poi creativo pubblicitario e, infine, direttore ASSIMPITALIA, Associazione delle Imprese di Impermeabilizzazione Italiane. Loro, due perfetti sconosciuti, rimangono colpiti dall’inaspettata intesa che sin da subito li lega, tanto che a distanza di un giorno da quel primo incontro decidono, di getto, di scrivere un libro a quattro mani. Il volume, così come l’amicizia, procede, fino alla morte improvvisa di Betti, evento che lascia provvisoriamente incompiuto il loro lavoro. Poi un’idea: terminare il libro grazie al contributo di Fabiola Abbate, moglie di Riccardo.
IL LIBRO – In punta di piedi racconta la storia di Nicola, un medico di successo ma in profonda crisi con se stesso, e di Gabriele, un bambino che rischia di perdere il senso della sua esistenza appena iniziata. Un incontro difficile, che finirà per cambiare in modo radicale l’anima di Nicola. Una storia di una malattia, la leucemia, che sembra destinata a una fine tragica ma che poi, grazie a una nuova strategia di bioingegneria genetica, regala una conclusione inattesa.
L’intero ricavato delle vendite del libro sarà devoluto alla ricerca di nuove cure per i bambini affetti da leucemia.