LECCO – Film, incontri, proiezioni e presentazioni di libri. Torna a Lecco Fantasmagorie, la rassegna di cinema d’animazione realizzata dall’associazione Dinamo Culturale giunta alla sua seconda edizione e in programma dal 4 al 7 luglio 2018 a Lecco, tra piazza Garibaldi e Palazzo delle Paure. Complice la contemporaneità con i quarti di finale dei mondiali, gli organizzatori hanno deciso di provare a competere con la kermesse globale giocando sul suo stesso campo: per questa edizione del festival saranno infatti diversi gli incontri e le proiezioni a tematica calcistica.
Primo appuntamento perfettamente in tema mercoledì 4 luglio alle 21 in Piazza Garibaldi, dove si terrà la proiezione de I primitivi (Usa/Gran Bretagna/Francia, 2018, 89′) di Nick Park, già autore di Wallace & Gromit, Shaun vita da pecora e Galline in fuga. Nel lungometraggio si racconta, attraverso preistoriche creaturine in plastilina mosse in passo a uno, la nascita stellare del gioco del calcio e di come questo possa, all’occorrenza, farsi occasione di riscatto contro i potenti.
Ancora cinema e football al centro dell’incontro che si terrà giovedì 5 luglio alle 21 presso Palazzo delle Paure, dove il direttore di Film Tv Giulio Sangiorgio e il redattore della stessa rivista Matteo Marelli approfondiranno il rapporto tra la settima arte e lo sport più seguito nel mondo. In apertura di serata la proiezione di La partita (Italia, 2002, 4′) di Ursula Ferrara, una delle maggiori esponenti della Corrente Neopittorica dell’animazione italiana: «in questo corto – spiegano gli organizzatori – l’autrice ritrae spettatori del gioco e della vita degli altri, cogliendo e ricomponendo brandelli di visioni quotidiane e fantastiche in una sintesi pastosa, carnale».
Ma non solo animazioni in questa seconda di Fantasmagorie. Venerdì 6 luglio alle 21, in piazza Garibaldi, verrà infatti proiettato Zidane di Douglas Gordon e Philippe Parreno. Il progetto è un documentario d’arte audiovisiva, in bilico fra il concettuale e la celebrazione di un mito contemporaneo: un vero e proprio ritratto del XXI secolo. In occasione della partita fra Real Madrid e Villareal del 23 aprile 2005, i due artisti hanno seguito per mezzo di 17 videocamere ad alta definizione il campione francese, realizzando un film straniante e allo stesso tempo un ritratto del giocatore. Nel documentario, Zidane appare in tutta la sua grandezza e umanità: ai colpi di classe sono affiancati gli errori, gli spunti e i momenti in cui il calciatore si muove assorto per il campo, in un silenzio oscuro. Il film ha la durata stessa dell’incontro.
Un’intensa giornata che si terrà tutta all’interno di Palazzo delle Paure chiuderà, sabato 7 luglio, la manifestazione. Il pomeriggio sarà caratterizzato da due personali: alle 15 ci sarà l’appuntamento (in collaborazione con Nomadica) dedicato a Manfredo Manfredi, eclettico artmaker (pittore, scenografo, regista di animazione), autore dei disegni che hanno accompagnato la sigla di Carosello e candidato all’Oscar nel 1977 per il miglior cortometraggio d’animazione con Dedalo. «Manfredi – spiegano gli organizzatori – è autore di un percorso troppo rigoroso e anomalo per poterlo far rientrare nel circuito dei cartoni animati; per parlare dei suoi lavori è forse più giusto parlare di cortuscolari (come vuole il neologismo coniato da Enrico Ghezzi: cortometraggi crepuscolari), schegge di una pittura animata che non rinuncia al lirismo anche quando affronta scottanti temi civili». Subito dopo (16.30) spazio, invece, alla personale di Igor Imhoff con la presenza dell’autore. Docente di Applicazioni digitali per l’arte presso Accademia di Belle Arti di Venezia, Imhoff ha realizzato alcuni tra i più recenti e significativi cortometraggi sperimentali in grafica computerizzata. Con la sua produzione l’artista è riuscito a rievocare, attraverso software digitali, i ritmi e le forme delle pitture primitive.
Fissata per le 18, poi, la presentazione del libro Il documentario animato del giornalista, saggista, docente e direttore del festival internazionale DOCartoon Lawrence Thomas Martinelli. Un’indagine sul campo, questa, per analizzare un nuovo genere di racconto del reale e i suoi protagonisti internazionali e allo stesso tempo per riflettere sulle motivazioni che portano a scegliere il cinema d’animazione per documentare la realtà. Conclusione di rassegna, infine, alle 21, con la proiezione dell’ultimo progetto di Stefano Savona, La strada dei Samouni (Italia/Francia, 2018, 128′). Realizzato con le animazioni di Simone Massi, presentato in concorso all’ultima Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes e vincitore del premio Oeil d’Or come miglior documentario, il film dà voce alle vittime palestinesi, al loro racconto e alla storia del loro lutto.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.