VIMERCATE – Impossibile etichettarlo: genio irregolare dell’arte del secolo scorso, anarchico nelle sue creazioni, eclettico nelle tecniche e nei linguaggi espressivi, padre dell’Art Brut ma senza esserne schiavo. All’artista francese Jean Dubuffet l’associazione Heart – Pulsazioni Culturali dedica un’esposizione e una serie di eventi collaterali, dalle conferenze di approfondimento alle performance. Si tratta di Jean Dubuffet. Litografie – libri d’artista – dischi, la mostra allestita allo Spazio Vivo di via Manin 2, a Vimercate, e che raccoglie più di ottanta opere originali firmate dall’artista nato a Le Havre, il tutto con l’intento di ricostruire la personalità, la ricerca e la libertà creativa che gli hanno permesso di esprimersi in tutte le forme d’arte, senza confini né gerarchie.
Curata da Simona Bartolena e Armando Fettolini, sino al 10 giugno 2018 la mostra è un viaggio nella vita e nelle creazioni di un artista che è stato protagonista della scena artistica mondiale del secondo Novecento: un’esplorazione a tutto tondo sul personaggio e sul suo pensiero, per provare, attraverso l’opera litografica, i libri d’artista, gli scritti e le sue sperimentazioni musicali, ad andare oltre gli schemi e le etichette, raccontando una visione dell’arte sicuramente poliedrica e originale.
Una carriera artistica, quella di Dubuffet, cominciata tardivamente: nato nel 1901, è solo nel ’43 che decide di lasciare l’attività di famiglia nel commercio all’ingrosso di vini per dedicarsi all’arte, una passione da sempre presente ma per molti anni rimasta sopita. Poi, negli anni Quaranta, l’inizio di una «carriera artistica – come spiegano da Heart Pulsazioni culturali – folgorante, autonoma, unica, impossibile da inquadrare in un movimento, in una tendenza, in un linguaggio. Libero, sospettoso verso tutto ciò che è istituzionalizzato, anarchico nel pensiero e nella creatività, Dubuffet spazia dallo studio dell’espressione artistica dei malati psichici all’indagine della fantasia infantile, dalla scienza all’emozione sublime di matrice romantica. Spazia nelle tecniche, nei linguaggi, nel pensiero e nella concezione stessa di arte».
Diversi volti, quindi, per un artista eclettico e rigorosamente indipendente, «padre – spiegano ancora gli organizzatori – dell’Art brut ma ben attento a non restarvi intrappolato, esponente della stagione dell’Informale ma non recluso nei suoi confini, presente nelle collezioni dei musei di tutto il mondo con le opere della serie dell’Hourloupe ma notissimo anche per lavori di tutt’altro genere».
Un uomo e un artista in costante contraddizione, verrebbe da dire, con se stesso, capace di ripensamenti e sferzate imprevedibili ma nello stesso tempo integro, consapevole del proprio nichilismo, libero.
INFORMAZIONI – Fino al 10 giugno 2018 – Spazio Vivo, Vimercate. Orari: sabato e domenica dalle 16 alle 19 e in occasione degli eventi in calendario. Ingresso libero. Info: www.associazioneheart.it, info@associazioneheart.it.