LECCO – Per il penultimo incontro con “A tu per tu con l’opera”, la serie di appuntamenti pensati per approfondire aspetti particolari del patrimonio museale lecchese, ecco l’atteso focus su uno degli artisti locali sicuramente più apprezzati e conosciuti: il bellanese Giancarlo Vitali. È in programma per giovedì 17 luglio, a partire dalle 21 e all’interno del Palazzo delle Paure, l’approfondimento a cura di Veronica Pandiani e dal titolo “I ritratti di Giancarlo Vitali”. Un omaggio, come si può intuire, alla produzione ritrattistica del maestro, testimoniata da un corpus di opere che l’artista stesso ha donato alla città e che sono attualmente esposte all’interno delle sale della collezione permanente d’Arte Contemporanea di Palazzo delle Paure. Un’occasione da non perdere, quindi, per conoscere meglio quell’espressionismo che nella resa della figura umana e nella rappresentazione dei concittadini della sua Bellano caratterizza la pittura di Vitali. Una pittura fatta di persone comuni, rese «vive – spiegano dal Comune di Lecco, promotore dell’iniziativa – grazie a linee e colori fortemente espressivi e comunicativi».
GIANCARLO VITALI – Nato a Bellano nel 1929, già all’età di quindici anni Giancarlo Vitali inizia a dedicarsi alla pittura. È nel 1947 che, in occasione della Biennale d’Arte Sacra di Milano, espone la sua prima opera: una prima partecipazione, quindi, a cui ne seguirà un’altra nel 1949, quando alla stessa Biennale presenterà due dei suoi lavori e riceverà gli apprezzamenti di Carlo Carrà. Un inizio di carriera, questo, che sembrerebbe preannunciare grandi successi ma che, invece, avrà una battuta d’arresto: vista l’impossibilità da parte della famiglia di mantenerlo a Milano, Vitali rinuncerà, infatti, alla borsa di studio all’accademia di Brera, inaugurando un periodo di silenzio. Questo sino al 1983, quando a rompere il silenzio sarà il critico d’arte Giovanni Testori, che renderà noto al grande pubblico il nome di Vitali.
L’ingresso è libero. L’appuntamento è parte della rassegna Musei d’estate