LECCO – Poche parole. Solo per dare il nostro piccolo saluto a un grande artista e amico che proprio in queste ore ci ha lasciato. Oggi la città di Lecco perde il suo maggiore artista: un pittore di fama internazionale, che ha dedicato la sua vita all’Arte ma che non ha mai dimenticato il suo forte legame con la città. Tino Stefanoni si è spento all’età di ottant’anni, a poco meno di tre mesi dalla chiusura della grande mostra antologica che Lecco ha voluto dedicargli in quello che è lo spazio espositivo di maggior prestigio: Palazzo delle Paure. Un uomo apprezzato per la sua Arte, certo, ma per noi soprattutto una figura rassicurante, sempre gentile e discreta tra la gente ma decisa nelle opinioni e preziosa nei consigli.
La sua arte è stata una continua scoperta: un susseguirsi di idee mai semplici o scontate, sempre caratterizzate da un minimalismo di fondo e arricchite da una punta di sottile ironia, di arguta intelligenza. Celebre il suo interesse per il mondo delle cose: un’attenzione agli oggetti che è stata alla base di buona parte della sua ricerca, perché è nel mondo delle cose che gli esseri umani lasciano una traccia del loro pensiero e della loro storia. Un mondo che, a differenza di quelli animale e vegetale, è di pertinenza dell’essere umano e che proprio per questo è stato negli anni protagonista di un numero elevatissimo di lavori, dai famosi Segnali stradali regolamentari (cartelli stradali al cui interno trovano spazio oggetti-icona) a una sorta di metafisica senza mitologia, fatta di oggetti comuni come matite, mestoli, flaconi, giacche, tutti rigorosamente disposti su ordinate file. Scorrono nella nostra mente i suoi famosissimi Senza titolo – così straordinariamente riconoscibili anche all’occhio di un non esperto, opere in cui il colore, racchiuso dalla linea nera, ha dato forma a nature morte, vedute, ambientazioni – e ancora la serie delle Sinopie, estrema riduzione, vera purificazione dell’arte.
Oggi, in un giorno così triste, un piccolo ricordo e un grande, commosso ringraziamento.
La redazione