LECCO – Duemila anni fa un uomo anticipò in un’opera visionaria parte della cultura del futuro: in un poema antichissimo ecco preannunciate alcune delle grandi teorie scientifiche di oggi. Si tratta del De rerum natura di Tito Lucrezio Caro, oggetto di studio del matematico, logico e divulgatore Piergiorgio Odifreddi, che mercoledì 15 novembre 2017 apre ufficialmente anche la rassegna di teatro che il Comune di Lecco porta nel Cineteatro Palladium.
Vista la chiusura per lavori del Teatro della Società, dopo l’inaugurazione di giovedì scorso del cartellone del Cenacolo Francescano questa volta ci si sposta nel rione di Castello: in programma a partire dalle 21, infatti, lo spettacolo Come stanno le cose di e con il matematico impertinente. Un commento dal vivo dei canti di Lucrezio, la pièce in scena, accompagnato da letture a cura di Irene Ivaldi e da interventi musicali del violoncellista Lamberto Curtoni.
Ispirato al volume omonimo scritto da Odifreddi e pubblicato da Rizzoli nel 2014, lo spettacolo parte da un assunto principale: quello che molte delle teorie scientifiche di oggi, dall’atomismo fisico-chimico all’evoluzionismo biologico, siano già state esposte e difese nei canti di Lucrezio. Un poema che due millenni fa criticava le maggiori superstizioni umanistiche del tempo e che può essere considerato, questa l’idea dello studioso piemontese, un’opera di divulgazione scientifica e una testimonianza laica. Un’opera, ancora, su cui si baserebbe in buona parte la scienza moderna.
BIGLIETTI – Biglietto singolo: 23 euro platea (18 ridotto), 17 galleria (13 ridotto). Per conoscere tutti gli appuntamenti di prosa promossa dal Comune di Lecco e in programma al Palladium e al Cenacolo Francescano cliccare qui.