MONTEVECCHIA – La Siria, un paese dal ricchissimo patrimonio culturale che oggi, dopo sei anni di drammatica guerra, rischia di perdere il suo passato, di vedere cancellate bellezze dal valore inestimabile. Un tema di forte attualità, che sarà approfondito attraverso un breve ciclo di incontri promosso dall’associazione ProMontevecchia: due appuntamenti incentrati proprio sul tema La Siria ieri e oggi: la ricerca archeologica nel Vicino Oriente e il dramma attuale, entrambi in programma presso la Casetta (via del Fontanile, Montevecchia) e condotti dall’archeologa Tatiana Pedrazzi, ricercatrice del CNR e docente di Archeologia del Vicino Oriente presso l’Università dell’Insubria di Como. Due conferenze, quindi, per conoscere più da vicino un paese oggi profondamente lacerato ma depositario di una cultura millenaria.
Si parte mercoledì 29 marzo alle 21 con un incontro sicuramente curioso e dal titolo Archeologia in giallo. Agatha Christie e la ricerca archeologica nel Vicino Oriente. Sì, perché Agatha Christie Mallowan, tra le più lette e amate scrittrici di gialli del Novecento, prima di dedicarsi ai suoi romanzi ha avuto un passato da appassionata di Archeologia. «Per ben 30 anni della sua vita (tra il 1930 e il 1960), Agatha – anticipano gli organizzatori – ha trascorso lunghi periodi partecipando agli scavi archeologici del marito (l’archeologo britannico Max Mallowan) in Iraq e in Siria, innamorandosi del Vicino Oriente, della gente, dei luoghi, degli usi e dei costumi, e appassionandosi al metodo di ricerca impiegato dagli archeologi». Una passione che la scrittrice ha in seguito raccontato in molte memorie, offrendo un contributo all’archeologia della Mesopotamia, e che l’ha portata a scrivere romanzi per certi versi influenzati proprio dalla conoscenza diretta del Vicino Oriente. Una serata, quella di mercoledì 29, in cui si approfondirà questo tema e in cui verranno ripercorse alcune tappe della ricerca archeologica in Siria, seguendo i racconti e i ricordi della famosa scrittrice.
Si passa a C’era una volta la Siria. Il patrimonio archeologico siriano in pericolo, invece, il 12 aprile, sempre alle 21. Un appuntamento durante il quale l’archeologa Pedrazzi parlerà delle più recenti ricerche archeologiche in Siria e dello stato del patrimonio archeologico della regione, come detto ricchissimo e di valore inestimabile e oggi in pericolo a causa della guerra e delle distruzioni. «A sei anni dall’inizio del conflitto siriano – spiegano infatti dall’associazione ProMontevecchia – è sempre più necessario parlare di Siria, non solo come luogo di guerra, di stragi, di orrore, ma anche come luogo simbolo di una cultura plurimillenaria, nella quale possiamo ritrovare anche le radici della civiltà mediterranea. L’incontro consisterà dunque in una sorta di “cartolina dalla Siria che fu”, attraverso un colloquio con un’archeologa che ha lavorato per anni in Siria». Si parlerà, quindi, del patrimonio in pericolo e si proverà a ricostruire un’immagine del paese così com’era prima del drammatico conflitto.