LECCO – La comicità, la denuncia e una certa vena malinconica. Sono i pilastri della produzione di Bruno Bozzetto, uno dei maggiori animatori italiani che sarà protagonista della prossima lezione del corso Capire la storia del cinema di Dinamo Cultuale. Torna, infatti, l’appuntamento con il modulo dedicato al cinema d’animazione che, dopo aver approfondito le surreali animazioni di Jan Švankmajer, mercoledì 22 marzo si avventurerà nelle opere dell’animatore, disegnatore e regista milanese. Una lezione in programma, come sempre, per le 21 al Laboratorio aperto! del Centro Polifunzionale di Lecco e che avrà come relatrice Ilaria Feole, redattrice del settimanale di cinema, musica, televisione e spettacolo “Film Tv” e del sito di critica “spietati.it” nonché autrice del volume Wes Anderson. Genitori, figli e altri animali.
La carriera di Bozzetto ha inizio al festival di Cannes del 1958, quando la critica si accorge di lui grazie a Tapum! La storia delle armi, un cortometraggio a disegni animati realizzato con mezzi artigianali ma ricco di creatività. Poi, nel 1960, la decisione di fondare nella sua città la Bruno Bozzetto Film e di girare un altro corto, Un Oscar per il Signor Rossi, «creando – come scrive Giannalberto Bendazzi in Lezioni di cinema d’animazione – un classico tipo di italiano medio che resterà la più popolare delle sue invenzioni». Piccolo borghese velleitario e frustrato, baffuto, giacchetta e cappello rossi, il celebre Signor Rossi è vittima di innumerevoli e quotidiane disavventure e fra gli anni Sessanta e Settanta diviene protagonista di cortometraggi, fumetti e serie televisive.
Poi, nel ’65, il primo lungometraggio West and Soda, parodia del genere western, cui seguiranno Vip, mio fratello Superuomo, in cui Bozzetto combinerà alla parodia del film spionistico quella dei fumetti dell’Uomo Mascherato, e quello che sarà il suo lungometraggio più acclamato, Allegro ma non troppo. Dopo l’Orso d’Oro per il miglior cortometraggio nel 1990 con Mister Tao e la nomination all’Oscar nel 1991 con Cavallette, nel 2000 chiude la sua casa di produzione e sceglie di dedicarsi all’animazione su Internet e alla serie televisiva Spaghetti Family, di cui è ideatore e supervisore.
La partecipazione alla lezione è a ingresso libero.