GALBIATE – Euforia creativa e depressione, ossessione per le ninfee e ricerca continua della bellezza. Ci si avventura nella vita di uno dei più celebri artisti impressionisti con il prossimo appuntamento con La grande arte al cinema, la serie di eventi in tecnologia digitale promossa da Nexo Digital e in programma contemporaneamente nelle sale italiane che scelgono di aderire all’iniziativa, tra cui il cineteatro Cardinal Ferrari di Galbiate. In programma, infatti, Io, Claude Monet, un viaggio tra opere, lettere ad amici cari, luoghi, per conoscere la tumultuosa vita interiore proprio di Monet.
Fissato per mercoledì 15 febbraio alle 21, il nuovo docu-film di Phil Grabsky partirà dagli scritti del pittore per offrirne un ritratto «complesso – anticipano da Nexo Digital – e commovente. Attraverso più di cento dipinti filmati in alta definizione lo spettatore potrà conoscere la vita emotiva e creativa del pittore che con il suo Impression. Soleil levant, esposto nell’aprile del 1874 nello studio del fotografo Nadar, fece parlare il critico Louis Leroy della prima “esposizione degli impressionisti”, dando involontariamente vita al termine che avrebbe segnato buona parte della storia dell’arte europea di fine Ottocento».
Punto di partenza per la narrazione saranno, come detto, lettere e documenti dello stesso Monet: parole che sveleranno una personalità complessa, fatta di momenti di intesta depressione e giorni di assoluta creatività. Riportate alla vita dall’attore britannico Henry Goodman, gli scritti ricostruiranno il percorso dell’artista da enfant prodige e appassionato caricaturista a maestro indiscusso di fama internazionale, puntando l’accento sugli incontri importanti, sui problemi di salute, sulla depressione ma anche sulle gioie della pittura e del mondo naturale. Fondamentali i luoghi narrati nel film e particolarmente significativi per Monet: da quella Giverny in cui l’artista dipinge sotto il sole cocente e sotto la pioggia battente ad altre località della Normandia come Honfleur ed Étretat, da Parigi a Venezia, da Londra a Le Havre.
«Amo molto lavorare sulle biografie degli artisti – spiega lo stesso regista – perché quando si legge con attenzione la loro corrispondenza, quando si torna nei luoghi in cui hanno vissuto e si esaminano attentamente i dipinti che hanno realizzato, se ne rintraccia una personalità più ricca e sincera. È quanto accaduto con Monet. Non c’è nulla scontato in questo artista. Ciò che colpisce con maggior forza è la sua passione, la sua ricerca senza fine e, infine, la sua genialità».
BIGLIETTI – L’entrata per ogni film della rassegna sulla grande arte costa 10 euro, ridotta a 8 euro per gli iscritti Avis Galbiate, Associazione pensionati Galbiate, Cif Galbiate, Gruppo Alpini Monte Barro, Gruppo Cinema Galbiate, titolari dell’abbonamento al cineforum, oltre agli over 65 e under 25. Informazioni: www.cferrari.it. Qui l’articolo con tutte le proiezioni in programma.