ARCHIVIO -“Capire la storia del cinema”: a febbraio 8 appuntamenti con il cinema italiano di ieri e di oggi. Ecco il programma

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LECCO – Con il mese di febbraio il corso Capire la storia del cinema guarda all’Italia, tornando a proporre, anche per questa edizione, una rassegna nella rassegna: otto appuntamenti che l’associazione Dinamo Culturale, da sempre organizzatrice del corso sulla settima arte, dedica al cinema italiano di ieri e di oggi. Una kermesse che prende il via mercoledì 1 febbraio e che per tutto il mese proporrà un doppio appuntamento settimanale: il mercoledì sera al centro polifunzionale di Lecco (via dell’Eremo 28) e il giovedì sera a Palazzo delle Paure (piazza XX Settembre).

Di seguito riportiamo il programma dettagliato:

– Mercoledì 1 febbraio – Laboratorio aperto, Centro Sandro Pertini, via Eremo 28, Lecco, ore 21

Indagine su sei brani di vita rumorosa dispersi in un’estate afosa di Ilaria Pezone (Italia, 2016, 62′), alla presenza della regista

indagine su seiL’ambito dell’indagine del titolo è volutamente ristretto alle province di Lecco, Bergamo e Monza-Brianza. I soggetti presi in esame rappresentano ognuno un diverso modo di vivere e intendere la musica. La regista, che dichiara la prossimità, anche affettiva, ai suoi protagonisti per mezzo di un uso insistito del primo e del primissimo piano, realizza sei ritratti in fieri, li scompone e, attraverso il montaggio, li affianca in insolite combinazioni, dimostrando che, al di là delle dichiarate introversioni, una possibilità di incontro, e forse di scambio, è possibile.

– Giovedì 2 febbraio – Palazzo delle paure, Piazza XX Settembre, 22, ore 21

I cormorani di Fabio Bobbio (Italia, 2016, 88′), alla presenza del regista

i cormorani1Durante l’estate un giorno è uguale all’altro, soprattutto quando si cresce in un piccolo paese tra la campagna, ormai prossima alla periferia industrializzata, e le montagne. Se poi si è in quell’età sospesa fra infanzia e adolescenza si ha davvero la sensazione che nulla stia accadendo, anche se in realtà accade tutto. Matteo e Samuele hanno dodici anni e provano a sfuggire la noia. Il regista Fabio Bobbio riscopre e ripercorre attraverso gli occhi dei due protagonisti, i luoghi della sua giovinezza, e in questa maniera li reinterpreta. Crea uno spazio filmico costruito sullo scambio continuo tra reale e immaginato, presente e passato, quotidianità e mito, che delinea i contorni di un paesaggio sentimentale.

– Mercoledì 8 febbraio – Laboratorio aperto, Centro Sandro Pertini, via Eremo 28, Lecco, ore 21

Colombi di Luca Ferri (Italia, 2016, 20′), Curzio e Marzio – opera picaresca in 2 atti per nastro magnetico di Dario Agazzi Cinematografata da Luca Ferri (Italia, 2015, 38′), alla presenza del regista e del compositore

Colombi

Colombi

Due coppie. I coniugi Colombi, anziani innamorati che inorriditi dalle mode, dagli oggetti e dai film (ormai prossimi al raccapriccio), per non partecipare all’inesorabile declino decidono di smettere di esserne testimoni: si richiudono in sé stessi, oscurano e sigillano le persiane della loro abitazione  trascorrendo il tempo che rimane a sfogliare vecchie enciclopedie di animali estinti. Due picari (Curzio e Marzio) che rappresentano le due facce della stessa medaglia: il primo con i baffi, il secondo con dei cappelli. Sono morti e non lo sanno. Declinazioni amorosa in forma di cinema non-narrativo,  apocalittico, catastrofico e provocatorio come un ordigno dadaista.

– Giovedì 9 febbraio – Palazzo delle paure, Piazza XX Settembre, 22, ore 21

Spira mirabilis di Massimo D’Anolfi, Martina Parenti (Italia/Svizzera, 2016, 121′), alla presenza dei registi

spiraI quattro elementi. Acqua, terra, fuoco, aria. E un a parte performativo per sola voce e proiettore. Spira Mirabilis è una lirica elementare sulla vita che sopravvive alla sua stessa catastrofe, sulla resistenza dell’uomo, del suono; che si concretizza nella cura delle statue del Duomo di Milano, nell’artigianale forgiarsi dello Hang, del suo suono, come nell’infiammata resistenza di una comunità Lakota alle incessanti prevaricazioni politiche. Un percorso e un discorso che si riassume nella figura palingenica di una piccola medusa, che seppur frantumata ritorna sempre e per sempre  in vita.

 Mercoledì 15 febbraio – Laboratorio aperto, Centro Sandro Pertini, via Eremo 28, Lecco, ore 21

SPECTRUM SQ3105ORG di Canecapovolto (Italia, 2015-2016, 41′)

Spectrum SQ3105ORG è un format diviso in tre episodi – Condominio; Slaughter; Nembutal – dedicato all’Uomo-Massa e alla tragedia umana contemporanea (produzione e consumo del tempo libero sono i confini e gli unici limiti di quell’involucro a scadenza che è l’individuo) che prosegue testardamente il sabotaggio situazionista messo in atto dal collettivo catanese Canecapovolto  per mezzo di strategie di spiazzamento delle dinamiche di produzioni di senso.

– Giovedì 16 febbraio – Palazzo delle paure, Piazza XX Settembre, 22, ore 21

Monte di Amir Naderi (Italia/Francia, 2016, 105′)

monteIn un tempo impreciso del Tardo Medievo, Agostino, con la moglie Nina e il figlio Giovanni, ha deciso di rimanere dove la vita ha voluto che nascesse: in un villaggio alpino che costringe chi resta a un’esistenza aspra, ai limiti del sovrumano, tra livide e scabre rupi all’ombra di una montagna, odiosamta, avarissima di vita, che grava come un moloch inscalfibile. La loro abnegazione è prossima all’autodistruzione: un’autodistruzione che va però letta non in termini di resa, ma come ultimo, estremo, disperato sussulto di eroica vitalità. La famiglia, infatti, a un passo dal baratro della disperazione, riesce a trovare una forza, un’energia, un’esaltazione eroica, titanica, a tendersi al di sopra del proprio destino e sfidare l’insfidabile.

– Mercoledì 22 febbraio – Laboratorio aperto, Centro Sandro Pertini, via Eremo 28, Lecco, ore 21

Ghiaccio rosso di Francesco Ballo (Italia, 2016, 14′), Quando le ombre si allungano di Francesco Ballo (Italia, 1996), alla presenza del regista

[Ghiaccio rosso] Film misterioso come la giovane donna protagonista. Sembra dormire, svegliarsi, camminare, disegnare, voltarsi pensando d’essere seguita. Nell’entrare e nell’uscire. Contro i muri. Sguardi ossessivi in macchina. Film tenebroso come il buio della notte, dove l’immagine ha il potere di evocare il suono che non c’è… Pure immagini come una sonata per immagini senza suoni

– Giovedì 23 febbraio – Palazzo delle paure, Piazza XX Settembre, 22, ore 21

Buone notizie di Elio Petri (Italia, 1979, 105’)

buone notizieLe “buone notizie” del titolo (quelle che il protagonista, oscuro funzionario televisivo, visiona sui sei teleschermi installati nel suo ufficio) sono la cornice ghignante e stridente in cui è raffigurato il cittadino-medio: notizie di morte, di attentati, di allarmi bomba, di animali morti a causa dell’inquinamento; immagini di funerali, di cadaveri, di animali sgozzati e dei bambini del Biafra; racconti di violenze politiche, familiari e sociali, espresse tutte e indifferentemente dal volto sorridente della presentatrice del telegiornale. È il film-testamento di Elio Petri, un apologo sociale e morale sul processo, irreversibile, di autodistruzione che ha contaminato la società.

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