COLLE BRIANZA – Ultimo weekend di appuntamenti per Il Giardino delle Esperidi, la rassegna organizzata da Campsirago Residenza e che per dieci giorni ha portato teatro, danza, musica e poesia nei borghi e sui sentieri del Monte di Brianza. Una discussione coniugale sulla carne, la crisi di un uomo dopo la perdita del lavoro e i miti che parlano di rinascita dopo una catastrofe: queste le tematiche che saranno affrontate in tre appuntamenti da non perdere, in programma nelle serate di sabato 16 e domenica 17 luglio.
Ma andiamo con ordine. Lei vegetariana e antispecista, lui un convinto carnivoro. Vivono insieme ma sono su fronti completamente opposti per quanto riguarda il loro rapporto con la carne. Queste le premesse di Carne, lo spettacolo che si terrà sabato 16 luglio a Campsirago (Colle Brianza), diretto e interpretato Elvira Frosini e Daniele Timpano. Il concetto di carne sarà quindi al centro di una pièce che, attraverso la discussione tra i due coniugi, tratterà argomenti come la questione animalista, la sacralità della carne, i limiti etici della mercificazione di questo alimento, la morte che trasforma la carne in oggetto e il suo sfruttamento come base di tutte le forme di sfruttamento apparse nella storia. Il tutto in uno spettacolo composto da dialoghi comici e monologhi buffi. «Si sorride – si legge nella presentazione dello spettacolo – con leggerezza e nel ridere riflettiamo, ci mettiamo in discussione, ridefiniamo le nostre certezze, e non potrebbe essere altrimenti perché siamo fatti di carne e “la carne nasce, la carne cresce, la carne marcisce”».
Sempre a Campsirago e subito dopo Carne (alle 22.30) andrà in scena Esilio della Piccola Compagnia Dammacco. Realizzata con il sostegno di Campsirago Residenza, la pièce racconta della drammatica storia di un uomo alle prese con la perdita del lavoro, interpretato da Serena Balivo. Un evento che porta il protagonista a perdere anche il proprio ruolo nella società e a entrare in un periodo di crisi che lo farà sentire sempre più solo e abbandonato. Ma quali sono, quindi, le ragioni che conducono a una simile condizione di emarginato? È questa la domanda a cui l’uomo proverà a rispondere in un dialogo con se stesso, a volte goffo e grottesco. «Lo spettacolo – spiegano dalla compagnia – con drammaturgia originale è incentrato sul lavoro d’attore e cerca di offrire con il linguaggio del surrealismo e dell’umorismo una riflessione sul nostro presente e di creare una sorta di memoria dell’oggi».
Ultimo spettacolo della manifestazione è invece Tempeste – Trilogia della rinascita: l’olivo, il vino, le pietre, che andrà in scena domenica alle 19 a Olgiate Molgora, presso il Mulino Tincati. Scritto e narrato da Sista Bramini e con polifonie della tradizione mediterranea e orientale trascritte e interpretate da Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini, Tempeste è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio ed è uno spettacolo itinerante basato su tre miti antichi che affrontano la tematica della rinascita avvenuta, come quasi sempre accade, solo dopo una profonda crisi.
BIGLIETTI – Biglietto 12 euro, 10 ridotto.