LECCO – Andrea Vitali e i Sulutumana sul palco del Teatro della Società di Lecco per il progetto La Cultura per il Sociale. Sarà lo spettacolo dal titolo Il giallista si chiama Eschilo che il noto scrittore bellanese e la band brianzola porteranno in scena insieme ai ragazzi della Comunità riabilitativa alta assistenza di Piario, in Val Seriana (Bg). La serata, organizzata dal Comune di Lecco in collaborazione con Avis Lecco, si terrà venerdì 16 ottobre alle 20.45 ed è il primo appuntamento dell’iniziativa La Cultura per il Sociale, che si pone come obbiettivo quello di sensibilizzare i lecchesi su tematiche di importante attualità, ogni anno diverse. Tutto questo con la collaborazione di realtà del territorio impegnate nel sociale.
Tematica scelta per questa edizione è quella della salute mentale, che sul nostro territorio ha come punto di riferimento il Forum Salute Mentale (coordinamento di associazioni che si occupano del disagio psichico), da anni impegnato in attività e iniziative di sensibilizzazione oltre che in proposte effettive per risolvere alcune criticità.
Nello specifico, lo spettacolo, scritto da Andrea Vitali e con musiche originali dei Sulutumana, è una rivisitazione in chiave moderna del classico di Eschilo Il Prometeo incatenato e avrà come protagonisti principali proprio i ragazzi del CRA di Piario.
«Si tratta di uno spettacolo – spiega l’autore Andrea Vitali – che rappresenta un’ulteriore tappa del percorso fatto dai Sulutumana e da me con i ragazzi della comunità di Piario in alta val Seriana. Nell’avvicinamento reciproco – prosegue Vitali – è sin da subito risultata chiara una cosa: nessuno di noi aveva intenzioni terapeutiche nei confronti altrui, ma solo lo sfruttamento benigno delle potenzialità individuali. La piena disponibilità e la collaborazione senza riserve ricevute indicano con estrema chiarezza la presenza di una sensibilità che ha solo bisogno di trasformarsi in fatti, di farsi conoscere e far sapere che c’è. Il lavoro svolto dai ragazzi del CRA di Piario – conclude – non è semplice come non lo è per nessuno, a meno che non sia attore di professione, e la profondità del testo di Eschilo permea la vita di noi tutti, suona tasti comuni, fa di coloro che lo interpretano dei punti interrogativi in attesa delle nostre, singolari risposte».
L’ingresso è libero.