LECCO – Sedici film con doppia programmazione che ci condurranno, di settimana in settimana, sino alla fine di febbraio 2016. Parte il 14 ottobre 2015 la ventiquattresima edizione di Ciak Cenacolo, la rassegna cinematografica del Cenacolo Francescano di Lecco. Un cineforum ricco di titoli, tutti in programma il mercoledì alle 15 e alle 21. «Ciak Cenacolo – affermano gli organizzatori – vuole essere un piccolo ma importante contributo per colmare il vuoto di film che Lecco sta soffrendo da quando hanno chiuso tutte le sale cinematografiche pubbliche». Pellicole selezionate con l’intento non solo di intrattenere, ma anche di far « riflettere. Film – continuano – che lasciano traccia per trasmettere valori, per guardare al di là della routine di tutti i giorni e cercare risposte alle domande che la quotidianità della vita pone grazie al linguaggio cinematografico».
E così taglio del nastro previsto per mercoledì 14 ottobre con una commedia firmata dal regista francese Eric Lartigau, uscita lo scorso anno. Si tratta de La famiglia Bélier, film che racconta della sedicenne Paula, unica tra i Bélier, famiglia di agricoltori della Normandia, a non essere sordomuta. Ponte tra la famiglia e il resto del mondo, Paula scopre presto di avere un talento per il canto. Una scoperta che rischia di minare gli equilibri familiari.
Secondo titolo è Black or white, fissato per il 21 ottobre. Diretto da Mike Binder, il film riporta sul grande schermo Kevin Costner, questa volta nei panni di un nonno rimasto senza figlia e senza moglie, distrutto dalla vita ma coinvolto in una dura battaglia legale per la custodia della nipote.
Cinque persone a cena, unite da legami familiari e di amicizia. Rapporti che rischiano di disintegrarsi per una semplice domanda. Questo il soggetto de Il nome del figlio di Francesca Archibugi, in programma per il 28 di ottobre. Alessandro Gassman, Micaela Ramazzotti, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo danno volto ai personaggi di questo film: radunati intorno al tavolo, all’annuncio del nome scelto per un figlio in arrivo i commensali saranno trascinati in uno scambio di idee via via sempre più acceso, un vortice di offese che metterà in discussione valori. Perché il nome scelto riporta alla mente un passato drammatico per l’Italia…
L’ultimo lavoro di Ermanno Olmi apre il mese di novembre. Fissato per il 4, infatti, torneranno i prati, film ambientato nel 1917. Siamo verso la fine della Prima Guerra Mondiale e la pellicola ci guida attraverso un’unica nottata in un avamposto di alta quota, tra silenzi e attese logoranti.
Come decrittare il codice Enigma, ideato dai nazisti per comunicare le operazioni militari? Ci deve riuscire il matematico Alan Turing con l’aiuto di un piccolo gruppo di cervelloni, protagonisti di The Imitation Game, film in programma per l’11 novembre e che racconta la storia di questo scienziato, morto suicida a 41 anni e considerato oggi uno dei padri dell’informatica, infelice perché costretto a nascondere la propria diversità a un mondo troppo ottuso e conformista.
Ci si sposta al mare, in una Francia anni Settanta, con il film Le vacanze del piccolo Nicolas, dopo Il piccolo Nicolas e i suoi genitori un nuovo capitolo firmato da Laurent Tirard e ispirato al bambino nato dalla creatività di René Goscinny e dalla matita di Jean-Jacques Sempé. Una vacanza al mare, quindi, durante la quale il protagonista incontrerà nuovi amici…
Il 25 novembre tocca a Se dio vuole di Edoardo Falcone. Famiglia benestante e di idee progressiste si trova a fare i conti con una scelta inaspettata del secondogenito: quella di entrare in seminario. Un confronto/scontro tra idee e valori diversi, che vedrà il padre, noto chirurgo, cercare di avvicinare Don Pietro, colui che pare abbia condizionato la scelta del giovane. Il tutto nell’intento di scoprire un qualsiasi scheletro nell’armadio e convincere il figlio a cambiare idea.
Dopo Soldato semplice, commedia di e con Paolo Cevoli ambientata durante la Grande Guerra e in programma per il 2 di dicembre, il 9 tocca a Selma. La strada per la libertà, di Ava DuVernay. La scena è ambientata durante la primavera del 1965, quando un gruppo di coraggiosi manifestanti guidati da Martin Luther King Jr tentano di portare a termine una marcia pacifica in Alabama, da Selma a Montgomery, con l’obiettivo di ottenere il diritto di voto. Tra scontri, marce e approvazione del Voting Rights Acts del 1965, una pellicola che parla di Storia e di diritti civili.
Dopo la pausa natalizia, ad aprire il nuovo anno ci pensa l’ultimo film di Nanni Moretti, in programma per il 13 gennaio. Si tratta di Mia madre, pellicola che racconta di Margherita, regista di successo che vive un periodo complesso della sua vita. Se sul set deve affrontare le bizzarre trovate dell’attore americano Barry Huggins, nel privato ecco venire a galla una serie di insicurezze, tra un matrimonio fallito da tempo, il difficile rapporto con la figlia quasi adolescente e la malattia della madre (qui la recensione del film).
In St. Vincent di Theodore Melfi (in cartellone il 20 gennaio), invece, la storia di Vincent, pensionato misantropo e con parecchi vizi, dall’alcool alle scommesse, che accetta di fare da baby-sitter al ragazzino undicenne della vicina di casa, mentre il 27 gennaio tocca a Suite francese di Saul Dibb, adattamento cinematografico del celebre romanzo di Irène Némirovsky. Qui la scena è ambientata in Francia, durante l’occupazione nazista. Protagonista è Lucile Angellier (Michelle Williams), giovane donna che attende di ricevere notizie del marito prigioniero di guerra e che trascorre un’esistenza soffocante insieme alla dispotica suocera. Poi, con l’invasione tedesca della cittadina in cui vive, Bussy, l’incontro con un ufficiale tedesco…
Mercoledì 3 febbraio l’appuntamento è con Difret. Il coraggio per cambiare di Zeresenay Berhane Mehari. Un film, questo, che racconta di una quattordicenne etiope, Hirut, che viene aggredita e rapita da un gruppo di uomini a cavallo, in un villaggio situato a tre ore da Addis Abeba. Nel tentativo di fuggire, Hirut riesce a prendere un fucile e a sparare, uccidendo Tadele, ideatore del rapimento nonché suo aspirante futuro sposo…
L’ultimo periodo di vita del celebre paesaggista inglese Turner è al centro del film a lui dedicato, firmato da Mike Leigh. Si tratta di Mr. Turner, in programma per il 10 febbraio. L’ultimo periodo, dicevamo, quello in cui il pittore è già noto e affermato: figura a tratti ombrosa ed egoista, amante delle donne e incapace di stabilire relazioni stabili, il paesaggista vive un’instancabile volontà di dipingere, di vedere, di fissare tramite l’arte.
Il 17 febbraio è la volta di Forza maggiore di Ruben Östlund. Una famiglia svedese, marito, moglie e due figli. Una meritata vacanza sulle Alpi francesi, da trascorrere tutti insieme. Poi, improvvisamente, una slavina, la fuga, l’istinto di sopravvivenza. Mentre Tomas, il padre, scappa e cerca di salvare se stesso, Ebba, la madre, pensa di proteggere i figli. Un istinto diverso, che non mancherà di fare emergere problemi una volta rientrati a casa.
Chiude la rassegna, il 24 febbraio, Sarà il mio tipo? di Lucas Belvaux, in cui un docente e scrittore francese si trova a dover insegnare per un anno in una cittadina di provincia lontano dall’amata Parigi. È lì che incontrerà una parrucchiera, con cui inizierà una relazione…
INFORMAZIONI – Biglietti: tessera 40 euro (16 proiezioni), ingresso unico 4 euro. Spettacoli ore 15 e 21.